Reputazione online sotto attacco: analisi di un caso reale di diffamazione e risposta legale.

Questo parere è un esempio concreto della nostra competenza tecnica, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi di persone o aziende, numeri di documento, importi e date specifiche, sono stati opportunamente modificati o eliminati per garantire la completa riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

Nell'era digitale, la reputazione di un'azienda può essere costruita nel corso degli anni e distrutta nel giro di poche ore. Una recensione negativa è un diritto del consumatore insoddisfatto, ma cosa succede quando la critica oltrepassa i limiti della ragionevolezza e si trasforma in una campagna diffamatoria orchestrata?

Come può un'azienda difendersi dalle accuse di "truffa" e "frode" pubblicate online da un ex cliente e dalla sua cerchia sociale senza dare l'impressione di censurare la libertà di espressione? Dove finisce il diritto di reclamo e dove inizia l'illecito che dà origine all'obbligo di risarcimento?

Si tratta di una situazione sempre più comune, che richiede una risposta legale decisa e strategica per proteggere la reputazione dell'azienda. Un errore comune è reagire con veemenza o ignorare l'attacco, lasciando che il danno d'immagine diventi irreparabile.

Il parere che segue illustra nel dettaglio il piano d'azione per un caso concreto come questo. Dimostra la necessità di agire su due fronti: 1) un'attenta analisi del rapporto contrattuale per comprendere l'origine dell'insoddisfazione e 2) l'attuazione di misure stragiudiziali e giudiziali per porre fine alla diffamazione e ottenere il risarcimento dei danni morali subiti, bilanciando la difesa dei diritti dell'azienda con il rispetto dei diritti del consumatore.

PARERE LEGALE

PARTE INTERESSATA: Società di consulenza specializzata

AVVOCATO: DULCIDIO FABRO NETO – OAB/SP 423003

SOGGETTO: Analisi del rapporto contrattuale, valutazione del danno all'immagine aziendale e strategia legale applicabile.

RIEPILOGO: DIRITTO DEI CONSUMATORI. DIRITTO CIVILE. RESPONSABILITÀ CIVILE. CONTRATTO DI FORNITURA DI SERVIZI DI CONSULENZA. DANNO MORALE ALLE PERSONE GIURIDICHE. ABUSO DEL DIRITTO DI CRITICA. LIBERTÀ DI ESPRESSIONE.

  1. Rapporto di consumo. Contratto per la prestazione di servizi di ricerca documentale per agevolare procedimenti amministrativi all'estero. Denuncia di informazioni errate (art. 6, III, Codice del Consumo) e mancata prestazione del servizio (art. 14, Codice del Consumo) da parte del consumatore, a causa del ritardo nell'ottenimento dei documenti e della discrepanza tra le aspettative generate nella negoziazione e l'oggetto del contratto.
  2. Risoluzione unilaterale da parte del consumatore seguita da una campagna diffamatoria sulle piattaforme digitali. Pubblicazioni che vanno oltre il normale esercizio del diritto di critica e della libertà di espressione, attribuendo atti fraudolenti alla persona giuridica.
  3. Offesa all'onore oggettivo della persona giuridica (Sintesi 227, STJ). Configurazione di un atto illecito per abuso del diritto (art. 187, CC).
  4. Azione coordinata da più agenti, inclusi soggetti terzi estranei al rapporto contrattuale. Prova di intento e premeditazione attraverso minacce precedenti documentate in un'app di messaggistica.
  5. La vulnerabilità contrattuale dell'azienda è stata presa in considerazione, ma le ragioni per intraprendere un'azione civile sono solide. Si raccomanda di adottare misure extragiudiziali e giudiziarie per rimuovere i contenuti offensivi e riparare il danno all'immagine aziendale.

I. RIASSUNTO DEL CASO

Una società specializzata in servizi di consulenza per procedure all'estero (di seguito "Contraente") è stata contattata da un cliente (di seguito "Contraente") che necessitava di un servizio di ricerca documentale per agevolare un procedimento amministrativo in un altro Paese.

Durante le trattative, all'appaltatore sono state presentate due proposte distinte: una per un servizio di ricerca iniziale e un'altra per servizi di consulenza completi, che includevano l'acquisizione di tutta la documentazione necessaria. L'appaltatore ha optato per il servizio iniziale, a costo inferiore, e il contratto è stato formalizzato con l'obiettivo di "mappare i documenti e individuare un record chiave".

Durante il processo di esecuzione, la Parte Contraente ha espresso aspettative circa un servizio più completo rispetto a quanto contrattualmente previsto. L'Appaltatore, a sua volta, ha reperito il documento chiave e ha comunicato di averne richiesto il rilascio all'agenzia governativa estera competente, con un termine di risposta indefinito. Il ritardo nell'ottenimento di tale documento fisico ha generato insoddisfazione nella Parte Contraente.

La svolta si è verificata quando l'Appaltatore, di propria iniziativa, è riuscito a ottenere la documentazione necessaria in tempi molto più rapidi del previsto. Ha quindi richiesto formalmente la risoluzione del contratto e, nella stessa comunicazione, ha esplicitamente minacciato l'Appaltatore di pubblicare la propria versione dei fatti su diverse piattaforme online.

Successivamente, l'appaltatore e le persone della sua cerchia sociale hanno pubblicato una serie di recensioni negative, accusando l'appaltatore di atti fraudolenti e utilizzando termini come "truffa" e "azienda fantasma".

II. ANALISI GIURIDICA

La situazione di fatto richiede un'analisi da due prospettive diverse: il rapporto contrattuale e la responsabilità civile per l'atto illecito.

A. Rapporto contrattuale e difetto informativo

Il rapporto è un rapporto di consumo, regolato dal Codice del Consumo. La difesa dell'appaltatore può basarsi sulla natura letterale del contratto, che prevedeva una prestazione più limitata e non garantiva scadenze da parte degli enti pubblici. Tuttavia, la posizione del consumatore è rafforzata da un'apparente dipendenza dall'informazione (art. 6, III, CDC), poiché la comunicazione precontrattuale potrebbe aver generato aspettative legittime ma errate circa l'ambito del servizio. Una discrepanza significativa tra la scadenza stabilita dall'azienda e il tempo impiegato dal cliente per ottenere i documenti in modo indipendente, unitamente a possibili errori di comunicazione, può costituire prova di mancata prestazione del servizio (art. 14, CDC).

B. Valutazioni online e configurazione di un atto illecito

Questo è il punto centrale per la tutela dei diritti dell'appaltatore. La libertà di espressione e il diritto di critica non sono assoluti.

  • Abuso del diritto (art. 187 c.c.): Il diritto di reclamo è stato esercitato in modo abusivo. L'uso di termini che imputano la commissione di reati va oltre la critica al servizio (animus criticandi) ed entra nella sfera della diffamazione (animus diffamandi), che costituisce un atto illecito.
  • Danno morale alle persone giuridiche (Riepilogo 227, STJ): La campagna diffamatoria colpisce direttamente l' onore oggettivo dell'azienda, ovvero la sua reputazione e credibilità sul mercato, costituendo un danno morale risarcibile.
  • Azione orchestrata e intento comprovato: L'attacco non è stato effettuato solo dall'appaltatore, ma da un gruppo di persone, a dimostrazione di un'azione coordinata. Questo, combinato con minaccia precedente ed esplicita, dimostra l'intento di causare danno e la natura premeditata della campagna, aggravando l'illegalità dell'atto.

III. CONCLUSIONE E RACCOMANDAZIONI STRATEGICHE

L'appaltatore ha una posizione contrattuale difendibile, ma è vulnerabile a causa di guasti di comunicazione. D'altro canto, ha una posizione giuridica estremamente solida per chiedere un risarcimento per atti illeciti impegnato.

Alla luce di quanto sopra, si raccomanda la seguente strategia d'azione:

  1. Misura urgente – Conservazione delle prove: Redazione di Verbale notarile per registrare l'intero contenuto delle valutazioni online, garantendo la materialità delle prove.
  2. Azione extragiudiziale: Per inviare Notifica extragiudiziale individualizzato per i valutatori.
    • Per l'appaltatore: Riconoscere i fallimenti di comunicazione, formalizzare un'offerta di conciliazione per risolvere la questione contrattuale, condizionando la transazione alla rimozione immediata di TUTTE le pubblicazioni offensive, pena la presentazione di una querela per il risarcimento dei danni morali.
    • Per altri: Informare che, non essendo parte del rapporto di consumo, i loro post costituiscono un atto illecito di diffamazione commesso da terzi, avvertendo circa l' responsabilità solidale di tutti i trasgressori al risarcimento integrale dei danni (artt. 932, III e 942, comma unico, del CC), e chiederne l'immediata espulsione.
  3. Azione legale (se necessario): Per giudicare Azione per obbligo di risarcimento danni morali, chiedendo un provvedimento urgente per la rimozione del contenuto e un risarcimento commisurato alla gravità del reato e al danno alla reputazione dell'azienda.

Questa è l'opinione.

Città, Data.

DULCIDIO FABRO NETO OAB/SP 423003

Rischio procedurale nelle società holding: analisi di una causa da un milione di dollari contro una società controllata

Questo parere è un esempio concreto della nostra competenza tecnica, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi di persone o aziende, numeri di documento, importi e date specifiche, sono stati opportunamente modificati o eliminati per garantire la completa riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

In un contesto aziendale con holding, controllate e società a responsabilità limitata (SCP), in che modo una causa intentata da una società influisce sulle altre società dello stesso gruppo? Come possono i soci di una holding valutare il rischio reale di una causa multimilionaria intentata contro una delle sue controllate e il suo socio? La responsabilità può aumentare all'interno della struttura aziendale?

Si tratta di questioni cruciali di governance e gestione del rischio. Il seguente parere approfondisce un complesso caso di aggiudicazione obbligatoria che coinvolge oltre 250 lotti in un grande sviluppo immobiliare. L'analisi è stata richiesta dai partner di un'azienda [Partecipazione interessata] per misurare il rischio che venga intentata una causa contro di te [Società controllata-imputata] e il suo partner, il [Società proprietaria-imputata], rappresentato per conto della holding.

Questo documento descrive in dettaglio ogni fase del processo: l'istanza iniziale, le contestazioni basate su simulazione e strozzinaggio, la replica basata sulla teoria dell'apparenza, le decisioni sull'onere della prova e, infine, l'analisi del rischio a breve, medio e lungo termine per la holding. Si tratta di una guida pratica su come un avvocato societario analizza una controversia per fornire una panoramica chiara ai propri clienti.


PARERE LEGALE – ANALISI PROCEDURALE E ANALISI DEL RISCHIO

CONTRAENTE: [RAPPRESENTATIVO DEGLI AZIONISTI] CONTRATTATO: Dulcidio Fabro Neto – OABSP 423003

1 – SOGGETTO

Il presente parere è redatto su richiesta dell'appaltatore, su richiesta degli azionisti di minoranza della società. [PARTNERSHIP INTERESSATA] LTDA (di seguito denominata [The Holding]) avente ad oggetto l'analisi procedurale e il rischio di perdita per [The Holding], con riferimento al procedimento n. [NUMERO DEL PROCESSO PRINCIPALE], avviato da [AUTORE DELL'AZIONE] contro [SOCIETÀ CONTROLLATA-IMPUGNATA] E [SOCIETÀ PROPRIETARIA-IMPRESA], in corso dinanzi al [TRIBUNALE CIVILE] del Distretto di [NOME DEL DISTRETTO] – CE, in ragione del rapporto societario e di controllo tra la società [Holding] e [SOCIETÀ CONTROLLATA-CONVENUTA].

2 – SOMMARIO

STUDIO ANALITICO DI UN PROCESSO LEGALE IN CORSO – PARTECIPAZIONE AL POLO PASSIVO DI UNA SOCIETÀ CONTROLLATA DALLE PARTI PRINCIPALI DELL'APPALTATORE – BASSA PROBABILITÀ DI SUCCESSO DELLE RICHIESTE PRINCIPALI (AGGIUDICAZIONE OBBLIGATORIA DI 260 LOTTI DI TERRENO – VALORE DI DECINE DI MILIONI DI REAIS) – RISCHIO ATTUALE BASSO – RISCHIO MEDIO NEL MEDIO TERMINE – RISCHIO BASSO NEL LUNGO TERMINE – ESISTENZA DI UN PATRIMONIO SOSTANZIALE INTESTATARIO A [SOCIETÀ PROPRIETARIA-IMPRESA] – RESPONSABILITÀ LIMITATA E CONTROLLATA DI [SOCIETÀ CONTROLLATA-IMPRESA] – BASSO RISCHIO DI PERDITA DEI LOTTI O DI RESPONSABILITÀ DI [SOCIETÀ HOLDING INTERESSATA] PER IL PAGAMENTO DEL RISARCIMENTO ALL'AUTORE.

3 – RELAZIONE

Per la redazione del presente parere è stata utilizzata un'analisi completa del processo n. [NUMERO DI PROCESSO PRINCIPALE], fino alla data di redazione del presente documento. La nomenclatura utilizzata segue i seguenti riferimenti:

  • [La Holding]: La holding i cui soci hanno richiesto il parere.
  • [Società controllata-imputata]: La società convenuta nel caso, controllata da [Holding].
  • [Società proprietaria-imputata]: L'altra società imputata nel caso, proprietaria originaria degli immobili.
  • Autore: L'autore dell'azione di aggiudicazione obbligatoria.

3.1 – RIASSUNTO DEGLI ATTI DEL CASO

3.1.1 – INIZIALE E DOCUMENTI Si tratta di un'azione di aggiudicazione obbligatoria con richiesta di provvedimento urgente, distribuita alla fine del 2021, a causa della presunta vendita duplicata di 260 lotti di proprietà di [Società proprietaria - Convenuta]. L'attore sostiene di aver acquisito i lotti per un valore complessivo di diversi milioni di dollari, ma di aver visto le annotazioni di acquisto annullate unilateralmente per mancato pagamento, nonostante avesse stipulato termini di liberazione.

L'attore sostiene la necessità di includere [Società Controllata-Convenuta] come parte passiva in ragione dell'esistenza di una Società in Accomandita Semplice (S.A.S.) tra i convenuti, in cui [Società Controllata-Convenuta] compare come socio ostensivo. Chiede, in via preliminare, il blocco dei lotti e, nel merito, l'aggiudicazione coattiva a proprio favore o, in alternativa, la stipula dell'atto pubblico.

Il reclamo iniziale includeva contratti, termini di transazione, registrazioni e l'atto costitutivo della SCP. Inizialmente, fu concessa un'ingiunzione per bloccare i lotti, ma questa decisione fu successivamente sospesa in seguito a un ricorso.

3.1.2 – CONCORRENTI

A) L'eccezione della [società proprietaria convenuta]: In sintesi, ha affermato:

  • Assenza di rapporto giuridico, ma piuttosto un accordo simulato tra l'autore e un [Direttore Finanziario] della società, che sarebbe in realtà un prestito (reciproco) con pratiche usurarie, utilizzando i lotti come garanzia.
  • Irregolarità nella rappresentanza della società nei contratti e nelle condizioni di transazione, in quanto sottoscritti dal [Direttore Finanziario] senza i poteri necessari secondo lo statuto.
  • Mancanza di prova di pagamento dell'importo multimilionario, mettendo in discussione il pagamento di una somma così elevata in contanti.

B) L'eccezione della [Società Controllata-Convenuta]: In sintesi, ha affermato:

  • Illegittimità passiva, poiché non ha alcun rapporto giuridico con l'autore, la responsabilità dell'SCP è esclusiva del partner apparente nei confronti di terzi, ma l'attività in questione era precedente e non correlata all'SCP.
  • Inadeguatezza del percorso scelto, poiché non sarebbe possibile aggiudicare, nella sua qualità di partner apparente, senza alcuna restrizione in quel momento, i lotti che le erano già stati trasferiti.
  • Validità dei propri atti di registrazione e la loro buona fede nell'acquisire i lotti per il progetto.

3.2 – DELLA RISPOSTA L'autore ha replicato alle obiezioni, insistendo sulla validità della transazione in base alla teoria dell'apparenza, sostenendo di non poter conoscere i limiti del potere del [Direttore Finanziario] che si era presentato come rappresentante della società. Ha ribadito la responsabilità della [Società Controllata-Imputata] in quanto apparente socio dell'impresa.

3.4 – IGIENE E SPEDIZIONE DELLE ISTRUZIONI Il tribunale ha respinto le eccezioni preliminari di illegittimità passiva e inadeguatezza del percorso prescelto, mantenendo entrambi gli imputati nel processo. Dopo una serie di istanze di chiarimento e un ricorso sull'onere della prova, il tribunale ha stabilito che L'autore deve allegare la prova del pagamento ai registri dei valori indicati nei termini dell'accordo.

L'autore ha dichiarato che il pagamento è stato effettuato “in contanti” e ha chiesto l'audizione dei testimoni.

In un'udienza preliminare tenutasi alla fine del 2023, alla presenza delle parti e dei loro avvocati, l'attore ha testimoniato, menzionando nuovi documenti. Il tribunale ha concesso all'attore un termine per giustificare e presentare tali documenti, termine che è scaduto all'inizio del 2024. Il caso è in attesa del completamento di questa due diligence prima di procedere alla fase di discussione finale e di pronuncia della sentenza.

4 – BASE

4.1 – ANALISI DEI DOCUMENTI E DELLE FORMALITÀ L'analisi del caso rivela che la difesa degli imputati (acquisto e vendita simulati per garantire un prestito con strozzini) è solida e fondata. L'affermazione dell'attore di aver pagato decine di milioni di reais "in contanti", senza presentare alcuna ricevuta bancaria, è estremamente debole e viola la prassi commerciale.

L'argomentazione dell'autore, basata sulla teoria dell'apparenza, perde di forza data l'entità della transazione, che richiederebbe una due diligence minima da parte dell'acquirente per verificare l'autorità della persona che firma i documenti. La responsabilità della [Società Controllata-Convenuta] è secondaria e dipenderebbe dalla prova della validità della transazione principale, il che sembra improbabile.

4.2 – ANALISI DEL RISCHIO PER [SOCIETÀ DI HOLDING INTERESSATA]

  • Rischio immediato (breve termine): Basso. Il caso è ancora nella fase istruttoria di primo grado. L'ingiunzione che bloccava i lotti è stata annullata e la debolezza delle prove fornite dall'attore rende improbabile, a questo punto, una nuova decisione sfavorevole.
  • Rischio a medio termine: Media. Se, per un qualche scherzo del destino, l'attore ottenesse una sentenza favorevole nel tribunale di grado inferiore, [Società controllata dal convenuto] e [Società proprietaria del convenuto] verrebbero condannate. Ciò potrebbe avere un impatto sul flusso di cassa dell'impresa e, indirettamente, su [Società controllata dal convenuto]. Tuttavia, [Società proprietaria del convenuto] dispone di risorse sostanziali per rispondere alla condanna, e la sentenza sarebbe soggetta a ricorsi che richiederebbero anni per giungere a una sentenza definitiva.
  • Rischio a lungo termine: Basso. La responsabilità diretta di [Società Holding Interessata] si verificherebbe solo in uno scenario molto remoto che preveda la violazione della personalità giuridica di [Società Controllata-Convenuta], il che richiederebbe la prova di abuso, abuso di scopo o confusione di beni, fatti non discussi nel caso in esame. Tale possibilità è altamente improbabile e, qualora si verificasse, si verificherebbe entro un lasso di tempo superiore a 5 anni.

5 – DISPOSIZIONI GENERALI

Si sottolinea che il presente parere è stato redatto sulla base delle informazioni e dei documenti analizzati. Non vi è alcuna garanzia di successo nel procedimento legale, ma piuttosto un'analisi dei rischi basata sullo stato attuale del procedimento. L'appaltatore si riserva il diritto di apportare eventuali errori, omissioni o riserve nelle informazioni qui fornite.

Questa è l'opinione.

San Paolo, 2023.

DULCIDIO FABRO NETO OAB/SP 423003

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