Reputazione online sotto attacco: analisi di un caso reale di diffamazione e risposta legale.

Questo parere è un esempio concreto della nostra competenza tecnica, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi di persone o aziende, numeri di documento, importi e date specifiche, sono stati opportunamente modificati o eliminati per garantire la completa riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

Nell'era digitale, la reputazione di un'azienda può essere costruita nel corso degli anni e distrutta nel giro di poche ore. Una recensione negativa è un diritto del consumatore insoddisfatto, ma cosa succede quando la critica oltrepassa i limiti della ragionevolezza e si trasforma in una campagna diffamatoria orchestrata?

Come può un'azienda difendersi dalle accuse di "truffa" e "frode" pubblicate online da un ex cliente e dalla sua cerchia sociale senza dare l'impressione di censurare la libertà di espressione? Dove finisce il diritto di reclamo e dove inizia l'illecito che dà origine all'obbligo di risarcimento?

Si tratta di una situazione sempre più comune, che richiede una risposta legale decisa e strategica per proteggere la reputazione dell'azienda. Un errore comune è reagire con veemenza o ignorare l'attacco, lasciando che il danno d'immagine diventi irreparabile.

Il parere che segue illustra nel dettaglio il piano d'azione per un caso concreto come questo. Dimostra la necessità di agire su due fronti: 1) un'attenta analisi del rapporto contrattuale per comprendere l'origine dell'insoddisfazione e 2) l'attuazione di misure stragiudiziali e giudiziali per porre fine alla diffamazione e ottenere il risarcimento dei danni morali subiti, bilanciando la difesa dei diritti dell'azienda con il rispetto dei diritti del consumatore.

PARERE LEGALE

PARTE INTERESSATA: Società di consulenza specializzata

AVVOCATO: DULCIDIO FABRO NETO – OAB/SP 423003

SOGGETTO: Analisi del rapporto contrattuale, valutazione del danno all'immagine aziendale e strategia legale applicabile.

RIEPILOGO: DIRITTO DEI CONSUMATORI. DIRITTO CIVILE. RESPONSABILITÀ CIVILE. CONTRATTO DI FORNITURA DI SERVIZI DI CONSULENZA. DANNO MORALE ALLE PERSONE GIURIDICHE. ABUSO DEL DIRITTO DI CRITICA. LIBERTÀ DI ESPRESSIONE.

  1. Rapporto di consumo. Contratto per la prestazione di servizi di ricerca documentale per agevolare procedimenti amministrativi all'estero. Denuncia di informazioni errate (art. 6, III, Codice del Consumo) e mancata prestazione del servizio (art. 14, Codice del Consumo) da parte del consumatore, a causa del ritardo nell'ottenimento dei documenti e della discrepanza tra le aspettative generate nella negoziazione e l'oggetto del contratto.
  2. Risoluzione unilaterale da parte del consumatore seguita da una campagna diffamatoria sulle piattaforme digitali. Pubblicazioni che vanno oltre il normale esercizio del diritto di critica e della libertà di espressione, attribuendo atti fraudolenti alla persona giuridica.
  3. Offesa all'onore oggettivo della persona giuridica (Sintesi 227, STJ). Configurazione di un atto illecito per abuso del diritto (art. 187, CC).
  4. Azione coordinata da più agenti, inclusi soggetti terzi estranei al rapporto contrattuale. Prova di intento e premeditazione attraverso minacce precedenti documentate in un'app di messaggistica.
  5. La vulnerabilità contrattuale dell'azienda è stata presa in considerazione, ma le ragioni per intraprendere un'azione civile sono solide. Si raccomanda di adottare misure extragiudiziali e giudiziarie per rimuovere i contenuti offensivi e riparare il danno all'immagine aziendale.

I. RIASSUNTO DEL CASO

Una società specializzata in servizi di consulenza per procedure all'estero (di seguito "Contraente") è stata contattata da un cliente (di seguito "Contraente") che necessitava di un servizio di ricerca documentale per agevolare un procedimento amministrativo in un altro Paese.

Durante le trattative, all'appaltatore sono state presentate due proposte distinte: una per un servizio di ricerca iniziale e un'altra per servizi di consulenza completi, che includevano l'acquisizione di tutta la documentazione necessaria. L'appaltatore ha optato per il servizio iniziale, a costo inferiore, e il contratto è stato formalizzato con l'obiettivo di "mappare i documenti e individuare un record chiave".

Durante il processo di esecuzione, la Parte Contraente ha espresso aspettative circa un servizio più completo rispetto a quanto contrattualmente previsto. L'Appaltatore, a sua volta, ha reperito il documento chiave e ha comunicato di averne richiesto il rilascio all'agenzia governativa estera competente, con un termine di risposta indefinito. Il ritardo nell'ottenimento di tale documento fisico ha generato insoddisfazione nella Parte Contraente.

La svolta si è verificata quando l'Appaltatore, di propria iniziativa, è riuscito a ottenere la documentazione necessaria in tempi molto più rapidi del previsto. Ha quindi richiesto formalmente la risoluzione del contratto e, nella stessa comunicazione, ha esplicitamente minacciato l'Appaltatore di pubblicare la propria versione dei fatti su diverse piattaforme online.

Successivamente, l'appaltatore e le persone della sua cerchia sociale hanno pubblicato una serie di recensioni negative, accusando l'appaltatore di atti fraudolenti e utilizzando termini come "truffa" e "azienda fantasma".

II. ANALISI GIURIDICA

La situazione di fatto richiede un'analisi da due prospettive diverse: il rapporto contrattuale e la responsabilità civile per l'atto illecito.

A. Rapporto contrattuale e difetto informativo

Il rapporto è un rapporto di consumo, regolato dal Codice del Consumo. La difesa dell'appaltatore può basarsi sulla natura letterale del contratto, che prevedeva una prestazione più limitata e non garantiva scadenze da parte degli enti pubblici. Tuttavia, la posizione del consumatore è rafforzata da un'apparente dipendenza dall'informazione (art. 6, III, CDC), poiché la comunicazione precontrattuale potrebbe aver generato aspettative legittime ma errate circa l'ambito del servizio. Una discrepanza significativa tra la scadenza stabilita dall'azienda e il tempo impiegato dal cliente per ottenere i documenti in modo indipendente, unitamente a possibili errori di comunicazione, può costituire prova di mancata prestazione del servizio (art. 14, CDC).

B. Valutazioni online e configurazione di un atto illecito

Questo è il punto centrale per la tutela dei diritti dell'appaltatore. La libertà di espressione e il diritto di critica non sono assoluti.

  • Abuso del diritto (art. 187 c.c.): Il diritto di reclamo è stato esercitato in modo abusivo. L'uso di termini che imputano la commissione di reati va oltre la critica al servizio (animus criticandi) ed entra nella sfera della diffamazione (animus diffamandi), che costituisce un atto illecito.
  • Danno morale alle persone giuridiche (Riepilogo 227, STJ): La campagna diffamatoria colpisce direttamente l' onore oggettivo dell'azienda, ovvero la sua reputazione e credibilità sul mercato, costituendo un danno morale risarcibile.
  • Azione orchestrata e intento comprovato: L'attacco non è stato effettuato solo dall'appaltatore, ma da un gruppo di persone, a dimostrazione di un'azione coordinata. Questo, combinato con minaccia precedente ed esplicita, dimostra l'intento di causare danno e la natura premeditata della campagna, aggravando l'illegalità dell'atto.

III. CONCLUSIONE E RACCOMANDAZIONI STRATEGICHE

L'appaltatore ha una posizione contrattuale difendibile, ma è vulnerabile a causa di guasti di comunicazione. D'altro canto, ha una posizione giuridica estremamente solida per chiedere un risarcimento per atti illeciti impegnato.

Alla luce di quanto sopra, si raccomanda la seguente strategia d'azione:

  1. Misura urgente – Conservazione delle prove: Redazione di Verbale notarile per registrare l'intero contenuto delle valutazioni online, garantendo la materialità delle prove.
  2. Azione extragiudiziale: Per inviare Notifica extragiudiziale individualizzato per i valutatori.
    • Per l'appaltatore: Riconoscere i fallimenti di comunicazione, formalizzare un'offerta di conciliazione per risolvere la questione contrattuale, condizionando la transazione alla rimozione immediata di TUTTE le pubblicazioni offensive, pena la presentazione di una querela per il risarcimento dei danni morali.
    • Per altri: Informare che, non essendo parte del rapporto di consumo, i loro post costituiscono un atto illecito di diffamazione commesso da terzi, avvertendo circa l' responsabilità solidale di tutti i trasgressori al risarcimento integrale dei danni (artt. 932, III e 942, comma unico, del CC), e chiederne l'immediata espulsione.
  3. Azione legale (se necessario): Per giudicare Azione per obbligo di risarcimento danni morali, chiedendo un provvedimento urgente per la rimozione del contenuto e un risarcimento commisurato alla gravità del reato e al danno alla reputazione dell'azienda.

Questa è l'opinione.

Città, Data.

DULCIDIO FABRO NETO OAB/SP 423003

Anziani incapaci e conflitti familiari: un piano d'azione legale

Questo parere è un esempio concreto della nostra competenza tecnica, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi di persone o aziende, numeri di documento, importi e date specifiche, sono stati opportunamente modificati o eliminati per garantire la completa riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

I genitori anziani portano con sé non solo sfide emotive, ma anche complesse questioni legali. Cosa dovremmo fare quando una matriarca anziana, con una salute cognitiva indebolita, necessita di cure, ma i suoi beni e il suo reddito non vengono gestiti a suo vantaggio? Cosa dovremmo fare quando un figlio unico utilizza i beni di famiglia senza renderne conto o senza contribuire al sostentamento della madre, gravando così sugli altri fratelli?

Si tratta di una situazione delicata che richiede un approccio legale strutturato per proteggere la persona vulnerabile e bilanciare le responsabilità familiari. Un errore comune è cercare di risolvere queste questioni isolatamente, quando in realtà sono interconnesse.

Il seguente parere illustra un piano d'azione legale per un caso reale come questo. Dimostra la necessità di agire su tre pilastri interdipendenti: 1) Azione di interdizione (tutela), per proteggere la madre e nominare un tutore legale per le sue azioni e i suoi beni; 2) il Apertura dell'inventario del coniuge deceduto anni prima, per regolarizzare la titolarità dell'immobile e definire la quota di ciascun erede; e 3) il Azione alimentare nei confronti dei figli, per garantire che il sostegno alla madre e gli elevati costi dell'assistenza sanitaria siano ripartiti in modo equo e proporzionale.


PARERE LEGALE – ANALISI PROCEDURALE E ANALISI DEL RISCHIO

RICHIEDENTE: [IL RICORRENTE] (per conto della famiglia) AVVOCATO: Dulcidio Fabro Neto – OABSP 423003

1 – CONSIDERAZIONI INIZIALI E OBIETTIVO

Il presente parere è stato redatto su richiesta della ricorrente, con l'obiettivo di analizzare e fornire indicazioni in merito ai diritti della donna. [LA MADRE], che si trova in una situazione di vulnerabilità. La richiesta è stata formalizzata nel 2025, con un incontro tenutosi nello stesso anno con la partecipazione della ricorrente e di due figli della Sig.ra [LA MADRE], la Sig.ra [FIGLIA A] E tu [FIGLIO B].

Nel corso dell'incontro sono stati individuati i seguenti punti centrali:

  • Ordine di cibo nei confronti dei figli della signora [LA MADRE], a causa degli elevati costi del loro mantenimento (piano sanitario, badanti, medicinali, ecc.).
  • Regolarizzazione di un immobile di proprietà dell'anziana donna, ubicato a São Paulo-SP, attualmente affittato, la cui amministrazione e riscossione dell'affitto sarebbero svolte esclusivamente da un altro figlio, il sig. [FIGLIO C].

2 – SOMMARIO

ANALISI LEGALE – ANZIANI – DISABILITÀ COGNITIVA – NECESSITÀ DI INTERDIZIONE (CURATA) – DECESSO DEL CONIUGE QUASI 20 ANNI FA – UNICO BENE – PIÙ EREDI – EREDE CHE UTILIZZA ESCLUSIVAMENTE IL BENE – REGOLARIZZAZIONE DEI BENI E AMMINISTRAZIONE – APERTURA DELL’INVENTARIO – PREPARAZIONE DEL CIBO PER I BAMBINI – ANALISI DEI COSTI E DEI TEMPI.

3 – ANALISI DOCUMENTALE

Sono stati analizzati documenti quali carte d'identità, certificati di matrimonio e di morte, registri immobiliari e contratti di affitto.

Dall'analisi è emerso che la Sig.ra [LA MADRE] è nata nel 1934. Ha sposato il Sig. [CONIUGE DECEDUTO] nel 1953 in regime di comunione dei beni. Il coniuge è deceduto nel 2005, lasciando otto figli.

Il registro immobiliare, rilasciato nel 2003, conferma che l'immobile appartiene alla coppia. Un recente contratto di locazione non firmato per questo immobile indica [SON C] come locatore, che riceve il pagamento dell'affitto sul suo conto personale.

4 – ANALISI TECNICA

4.1 – LE CONDIZIONI DI SALUTE DELLA SIGNORA [LA MADRE] – NECESSITÀ DELL’INTERDIZIONE

Come accertato, Lei [LA MADRE] non è dotata di piene facoltà cognitive, rientrando nell'ipotesi di incapacità relativa prevista dal Codice Civile (art. 4, III). In tali casi, la legge prevede la interdizione giudiziaria con la nomina di un curatore amministrare i suoi beni e rappresentarla nel processo civile (art. 1.767, I). I parenti, come i figli, hanno titolo ad agire (art. 747, II, CPC). La procedura richiede la presentazione di referti medici e un colloquio con la persona sottoposta a interdizione da parte del giudice. Se l'urgenza è giustificata, il giudice può nominare rapidamente un tutore provvisorio.

4.2 – APERTURA DELL’INVENTARIO DELL’IMMOBILE UNICO

È stata messa in discussione la gestione dell'immobile da parte di [SON C], in quanto vi risiede e ne affitta una parte senza fornire alcuna contabilità. Per regolarizzare la situazione, è essenziale apertura dell'inventario dei beni lasciati dal [coniuge deceduto].

Attualmente, per legge, l'amministrazione dell'eredità spetta all'erede che detiene i beni, che in questo caso è [FIGLIO C]. Con il decesso avvenuto nel 2005, la divisione dei beni è la seguente: 50% alla signora [LA MADRE] (la sua quota) e gli altri 50% divisi tra gli otto figli (6.25% per ciascuno).

L'inventario deve essere aperto per la nomina giudiziale di un esecutore testamentario. L'ordine di preferenza per l'esecutore testamentario è il coniuge superstite (art. 617, I, CPC). Pertanto, è fondamentale che l' l'interdizione avviene per prima, in modo che la Sig.ra [LA MADRE], rappresentata dal suo tutore, venga nominata esecutore testamentario. In caso contrario, la nomina potrebbe spettare a [FIGLIO C], il che aggraverebbe il conflitto di interessi. Solo l'esecutore testamentario nominato avrà il potere di amministrare la proprietà, gestire il contratto di locazione per conto dell'eredità e richiedere a [FIGLIO C] il pagamento dell'affitto per l'uso esclusivo della proprietà.

  • Costi e scadenze di inventario: Le spese processuali vengono calcolate come percentuale del valore di mercato dell'immobile. ITCMD (L'imposta statale) viene applicata anche sul valore del patrimonio da distribuire. Poiché il decesso è avvenuto quasi 20 anni fa, l'imposta verrà calcolata con una multa significativa e interessi. I tempi per la successione giudiziale variano notevolmente, da mesi (in caso di successione consensuale) a molti anni (in caso di successione contenziosa).

4.3 – CIBO (ALIMENTI) A FAVORE DELLA SIGNORA [LA MADRE]

Il diritto agli alimenti è reciproco tra genitori e figli (art. 1.696 c.c.). Considerato che la pensione di reversibilità della signora [LA MADRE] è insufficiente a coprire le sue esigenze di salute e di cura, e che non tutti i figli vi contribuiscono, è pienamente possibile azione di fissazione del cibo di fronte ai bambini.

L'azione cercherà di impostare un valore basato sul binomio necessità vs. possibilità:

  1. Bisogno di cibo: Deve essere dimostrato tramite fogli di calcolo dei costi, referti medici, ricevute dei farmaci, assistenti, ecc.
  2. Possibilità di alimenti: L'obbligo sarà ripartito tra i figli in proporzione alle risorse di ciascuno. Una figlia che si prende già cura della madre, ad esempio, può vedersi convertire il suo obbligo in assistenza. in natura.

A causa di restrizioni legali, se questo avvocato agisce nell'inventario (in caso di potenziale conflitto tra gli eredi), l'azione di mantenimento per conto della madre nei confronti dei figli deve essere sponsorizzata da un altro professionista.

4.4 – CONCILIAZIONE EXTRAGIUDIZIALE La possibilità di una risoluzione amichevole in merito all'inventario e agli alimenti appare improbabile, data la segnalata belligeranza di uno degli eredi e la complessità del caso. Un inventario stragiudiziale, ad esempio, richiede il consenso di tutte le parti, il che non sembra essere lo scenario attuale.

5 – DISPOSIZIONI GENERALI

Si sottolinea che il presente parere è stato redatto sulla base delle informazioni e dei documenti analizzati. L'analisi evidenzia la necessità di una pianificazione legale coordinata, a partire dall'azione interdittiva, seguita dall'apertura di un inventario e, se necessario, dalla procedura di mantenimento. L'appaltatore si riserva il diritto di correggere eventuali errori od omissioni nelle informazioni qui fornite.

Questa è l'opinione.

San Paolo, 2025.

DULCIDIO FABRO NETO OAB/SP 423003

Contratto di vecchio cassetto? La via dell'usucapione per regolarizzare la tua proprietà

Questo parere è un esempio concreto della nostra competenza tecnica, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi di persone o aziende, numeri di documento, importi e date specifiche, sono stati opportunamente modificati o eliminati per garantire la completa riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

Molti brasiliani possiedono immobili da decenni, protetti solo da una "bozza di contratto" o da un "atto di trasferimento dei diritti". Sebbene questi documenti rappresentino la buona fede e l'inizio della proprietà, non trasferiscono la proprietà formale, che viene consolidata solo con la registrazione presso l'Ufficio del Registro Immobiliare. Questa irregolarità lascia i residenti in una situazione di incertezza giuridica, impedendo loro di vendere, finanziare o utilizzare l'immobile come garanzia.

Cosa dovresti fare quando hai avuto un possesso ininterrotto, pacifico e silenzioso per più di 30 anni, ma la registrazione dell'immobile appartiene ancora a un precedente proprietario con cui non hai più contatti? Il modo per risolvere questa situazione è Usucapione.

Il seguente parere illustra nel dettaglio l'analisi di un caso reale che coinvolge una famiglia che desidera regolarizzare un immobile acquisito alla fine degli anni '80. Il documento illustra i requisiti legali, la differenza tra procedure giudiziali ed extragiudiziali (presso uno studio notarile) e i passaggi necessari per trasformare definitivamente una proprietà di una vita in una proprietà a pieno titolo e registrata.


PARERE LEGALE – ANALISI PROCEDURALE E ANALISI DEL RISCHIO

CONTRAENTE: [PROPRIETARIO ATTUALE] CONTRATTATO: Dulcidio Fabro Neto – OABSP 423003

1 – SOGGETTO

La presente relazione è stata redatta su richiesta dell'appaltatore, con l'obiettivo di analizzare la situazione attuale e le misure di regolarizzazione dell'immobile sito in [Comune], SP.

2 – SOMMARIO

STUDIO DELLA SITUAZIONE ATTUALE E DELLE PROCEDURE DI REGOLARIZZAZIONE DELLA PROPRIETÀ IMMOBILIARE – REQUISITI ATTUALI PER L’AMMISSIONE – PROCEDURE STRAGIUDIZIALI E GIUDIZIARIE APPLICABILI – ANALISI DEI COSTI E DELLE PROCEDURE.

3 – RELAZIONE

Per la redazione del presente parere sono stati utilizzati i seguenti documenti: A – Atto di Contratto di Promessa di Cessione e Trasferimento di Diritti, datato 1988. B – Numero di Registrazione [NUMERO DI REGISTRAZIONE] dell'Ufficio del Registro Immobiliare del Distretto competente. C – Copia IPTU (Imposta sulla Proprietà) di un anno fiscale degli anni '90. La nomenclatura utilizzata segue i seguenti riferimenti:

  • Contraente: [PROPRIETARIO ATTUALE]
  • Cedri: [CEDENTE A] e sua moglie
  • Proprietà: Beni soggetti a cessione

3.1 – SINTESI DELL’ANALISI Si tratta di un'analisi tecnico-giuridica della situazione attuale e delle procedure di regolarizzazione dell'immobile, oggetto del trasferimento avvenuto nel 1988, intestato all'appaltatrice e al suo defunto coniuge.

IL Documento A è un "Contratto di Promessa di Cessione e Trasferimento di Diritti", in cui i Cedenti sono [CEDENTE A] e sua moglie, e i Cessionari sono la Parte Contraente e il suo defunto marito. L'oggetto è una porzione di un appezzamento di terreno più ampio, con superficie e misure definite, situato in [Indirizzo dell'Immobile]. L'importo è stato pagato nella valuta dell'epoca (Cruzados), con un acconto e il saldo a rate rappresentate da cambiali. Il contratto prevedeva l'obbligo dei cedenti di registrare il proprio titolo di acquisto e regolarizzare la suddivisione, cosa che a quanto pare non è avvenuta.

IL Documento B, la registrazione generale della proprietà è ancora intestata a [PROPRIETARIO REGISTRATO A] e a sua moglie, come da registrazione effettuata nel 1984. Non esiste alcuna registrazione successiva che indichi il trasferimento della proprietà ai cedenti menzionati nel contratto dell'appaltatore.

IL Documento C, una dichiarazione dei redditi immobiliare degli anni '90, indica uno dei proprietari originari come proprietario, ma descrive già l'indirizzo e l'area del lotto dell'appaltatore, dimostrando il possesso individuale dinanzi al comune.

Dall'analisi congiunta degli atti è possibile accertare la sussistenza dei requisiti per l'avvio della procedura Usucapione, stante quanto previsto dall'articolo 1.238 del Codice Civile (possesso ininterrotto e non opposto per più di 15 anni, con intenzione di proprietà), e la mancata trascrizione del titolo di trasferimento che avrebbe dovuto avvenire.

4 – BASE E CONCLUSIONE

Sulla base dell'analisi sono stati individuati i requisiti per dichiarare la proprietà dell'appaltatore tramite usucapione, con conseguente divisione del lotto e apertura di un registro individuale.

La procedura da adottare può essere:

  • Usucapione giudiziario: Procedura tradizionale, che si svolge dinanzi al Tribunale Civile.
  • Usucapione extragiudiziale: Procedura più moderna e veloce, svolta direttamente presso l'Ufficio del Registro Immobiliare, ai sensi dell'art. 1.071 del Codice di Procedura Civile.

La procedura extragiudiziale È la più opportuna e consigliata, per la maggiore rapidità, fatta salva la possibilità di ricorrere all'Autorità Giudiziaria in caso di eventuale contestazione.

I costi della procedura extragiudiziale sono, tra gli altri, quelli per l'adempimento degli obblighi previsti dall'art. 216-A della Legge sui Registri Pubblici: I – Verbale notarile: Redatto dal Notaio, attestante il periodo di possesso. Il costo è stabilito. II – Pianta e memoriale descrittivo: Redatto da un professionista tecnico qualificato (ingegnere o architetto), con l'apposita Nota di Responsabilità Tecnica (ART). Le tariffe variano a seconda del professionista. III – Certificati negativi: Dai distributori civili del distretto, per conto del richiedente. IV – Titolo equo e altri documenti: Il contratto di cessione stesso, la prova del pagamento delle imposte (IPTU), vecchie bollette di utenze (acqua, elettricità), ecc., che dimostrano l'origine, la continuità e la durata del possesso.

A ciò si aggiungono i costi di registrazione dell'usucapione nel catasto immobiliare e, se necessario, quelli di notifica ai vicini e ai proprietari registrati. I tempi approssimativi per il completamento della procedura stragiudiziale possono variare dai 6 ai 24 mesi.

Nei procedimenti giudiziari, sebbene siano richiesti la stessa planimetria e la stessa relazione descrittiva, è possibile richiedere il gratuito patrocinio, esentando alcuni dal pagamento delle spese processuali. Tuttavia, i tempi di elaborazione sono significativamente più lunghi, variando dai 12 ai 36 mesi o più.

Una volta dichiarata la proprietà, sia giudizialmente che extragiudizialmente, sarà possibile dividere l'immobile, aprendo un registro separato e individualizzando la registrazione presso il comune a nome dell'appaltatore.

5 – DISPOSIZIONI GENERALI

Si sottolinea che il presente parere è stato redatto sulla base delle informazioni e dei documenti analizzati. L'analisi dimostra la fattibilità di regolarizzare l'immobile tramite usucapione, privilegiando la procedura stragiudiziale. L'appaltatore si riserva il diritto di apportare eventuali errori, omissioni o riserve nelle informazioni qui fornite.

Questa è l'opinione.

San Paolo, 2024.

DULCIDIO FABRO NETO OAB/SP 423003

Acquisto di un lotto? Due diligence per evitare un incubo legale

Questo parere è un esempio concreto della nostra competenza tecnica, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi di persone o aziende, numeri di documento, importi e date specifiche, sono stati opportunamente modificati o eliminati per garantire la completa riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

Acquistare un terreno su cui costruire la casa dei propri sogni è uno dei progetti più ambiziosi della vita. Un bel progetto, uno stand ben progettato e un contratto apparentemente semplice possono dare l'impressione di un affare sicuro e imperdibile. Ma cosa si nasconde dietro questa facciata?

Spesso, la società che dichiara di essere il venditore non è l'effettiva proprietaria dell'immobile, oppure l'immobile è coinvolto in complesse controversie legali, come ad esempio procedimenti successori in corso che coinvolgono eredi minorenni. Firmare un contratto in queste condizioni può trasformare un sogno in un incubo di nullità, controversie legali e perdita totale dell'investimento.

Il seguente parere legale è un caso di studio reale di diligenza dovuta immobiliare. Descrive in dettaglio l'analisi dei rischi di un'operazione che, a prima vista, sembrava sicura, ma che ha rivelato una serie di "campanelli d'allarme" critici: l'illegittimità della società venditrice, molteplici inventari in corso, la presenza di eredi minorenni (che richiede un'ordinanza del tribunale per la vendita) e la mancanza di registrazioni individuali per i lotti. Questo documento è una guida pratica sull'importanza di un'indagine approfondita prima di firmare qualsiasi documento.


PARERE LEGALE – ANALISI PROCEDURALE E ANALISI DEL RISCHIO

CONTRAENTE: [ACQUIRENTE PROMETTENTE]

CONTRATTATO: Dulcidio Fabro Neto – OABSP 423003

1 – SOGGETTO

Il presente parere è redatto su richiesta dell'appaltatore, con l'obiettivo di analizzare i rischi e la fattibilità giuridica dell'acquisizione di un appezzamento di terreno situato nel progetto denominato [NOME FITTIZIO DELLA SUDDIVISIONE] dell'azienda [SOCIETÀ VENDITRICE] SPE LTDA, persona giuridica di diritto privato, con sede a San Paolo – SP.

2 – SOMMARIO

STUDIO ANALITICO DI FATTIBILITÀ E RISCHIO DI ACQUISIZIONE DI LOTTO IN AREA CONDOMINIALE – ASSENZA DI LEGITTIMITÀ DELLA SOCIETÀ VENDITRICE – ESISTENZA DI INVENTARI GIUDIZIARI CON EREDI MINORI – INDICAZIONI PER L’INADEMPIMENTO DELL’AFFARE – ELEVATO RISCHIO DI NULLITÀ CONTRATTUALE – RISCHIO DI ANNULLAMENTO DA PARTE DI TERZI – RISCHIO DI SEQUESTRO O DISCUSSIONE GIUDIZIARIA – RISCHIO DI SPESE FUTURE CON APERTURA DEL REGISTRO E SMEMBRAMENTO.

3 – RELAZIONE

Per redigere il presente parere sono stati utilizzati i seguenti documenti: un modello di contratto di compravendita, il catasto generale della proprietà, i termini di impegno del curatore, le procure e un permesso di lottizzazione comunale. La nomenclatura utilizzata segue i seguenti riferimenti:

  • Contraente: [ACQUIRENTE PROMETTENTE]
  • Impresa: [SOCIETÀ VENDITRICE] SPE LTDA
  • Terra: Sviluppo [NOME FITTIZIO DELLA SUDDIVISIONE]

3.1 – SINTESI DELL’ANALISI Si tratta di un'analisi tecnica dell'acquisizione di un terreno in [Comune], SP, in cui l'APPALTATORE appare come acquirente e la SOCIETÀ come venditore.

È stata analizzata la registrazione aggiornata della proprietà generale in cui si trova il progetto. Essa elenca una famiglia come proprietaria, con l'immobile 50% di proprietà di [PROPRIETARIO ORIGINALE A] e l'altro 50% diviso tra i suoi otto figli, tra cui [EREDE B, deceduto] E [EREDE C]Pertanto, i soggetti autorizzati a negoziare qualsiasi parte del terreno sopra menzionato sono i proprietari o i loro rappresentanti legali, in proporzione alle loro quote.

Nel modulo di registrazione per [SOCIETÀ VENDITRICE] è indicato solo [EREDE C] come socio.

È stato presentato un accordo di tutela datato inizio 2022, che dimostra che [EREDE C] deteneva poteri di tutela per [PROPRIETARIO ORIGINARIO A]. Tuttavia, secondo il Codice Civile, la vendita di beni sotto tutela richiede un'autorizzazione giudiziaria, che non è stata presentata. Inoltre, una procura pubblica rilasciata prima di tale data ha perso la sua validità a causa dell'interdizione.

Durante una ricerca nel sistema TJSP, sono stati individuati due processi di inventario cruciali:

  1. Inventario di [PROPRIETARIO ORIGINALE A] (deceduto alla fine del 2022): Il processo è in corso, con un piano di divisione presentato che assegna frazioni del terreno agli eredi.
  2. Inventario di [EREDE B, deceduto] (morto all'inizio del 2021): Questo erede ha lasciato una vedova e tre figli, essendo due di loro minorenni.

Sono stati emessi certificati civili, di lavoro e fiscali a nome di tutti i proprietari e della società. La maggior parte era negativa, ad eccezione di un certificato di lavoro a nome di [EREDE C], relativo a una vecchia causa la cui esecuzione è stata dichiarata estinta per prescrizione intervenuta, il che non rappresentava, in linea di principio, un rischio per l'attività.

Per quanto riguarda il permesso di lottizzazione comunale presentato, non è stato possibile verificarne l'autenticità nei sistemi online del municipio locale.

4 – BASE

Sulla base dell'analisi sono stati individuati molteplici e gravi rischi per l'acquisizione dei lotti del progetto sopra menzionato.

  • Illegittimità della società venditrice: Il rischio più evidente è la mancanza di legittimazione della [SOCIETÀ VENDITRICE] ad agire in qualità di venditrice. Il terreno appartiene alle persone indicate nell'atto, non alla società. Il fatto che uno degli eredi sia socio della società non conferisce alla società il diritto di vendere l'intera proprietà.
  • Necessità di un ordine del tribunale (inventari): L'esistenza di due inventari in corso impedisce la vendita diretta. Ancora più grave è la presenza di eredi minorenni nella successione di [EREDE B, defunto]. Ogni vendita di beni appartenenti a minorenni richiede la preventiva autorizzazione giudiziaria (mandato), con la partecipazione della Procura della Repubblica per garantire la tutela dei propri interessi. L'assenza di tale mandato comporta la nullità assoluta dell'attività legale.
  • Rischio di nullità e annullamento: Un contratto di compravendita stipulato con una parte illegittima e senza la dovuta autorizzazione del giudice è nullo. Anche se la transazione fosse conclusa con tutti gli eredi, i loro creditori potrebbero, in futuro, tentare di annullare la vendita.
  • Problemi di registrazione (principio di continuità): Il lotto che l'acquirente intende acquistare non è registrato singolarmente. Fa parte di un'area più ampia. Affinché il contratto di compravendita sia efficace nei confronti di terzi e garantisca la proprietà, è necessario che sia registrato. Tuttavia, lo studio notarile non registrerà la vendita perché la società venditrice non è indicata come proprietaria nel registro, violando il principio di continuità della registrazione. Ciò lascia l'acquirente in una posizione estremamente vulnerabile, correndo il rischio che lo stesso lotto venga venduto ad altri.

Alla luce di quanto sopra, la raccomandazione è per INADEMPIMENTO del negozio giuridico Nelle condizioni attuali, il completamento sicuro dell'acquisto dipenderebbe, come minimo, dal completamento di entrambi gli inventari, dall'ottenimento di tutti i necessari provvedimenti giudiziari per la vendita delle quote dei minori e dalla regolarizzazione della proprietà a nome della società venditrice, in modo che quest'ultima abbia la legittimità di negoziare i lotti.

5 – DISPOSIZIONI GENERALI

Si sottolinea che il presente parere è stato redatto sulla base delle informazioni e dei documenti analizzati. L'analisi dei rischi dimostra l'importanza di misure preventive per garantire la certezza del diritto nelle transazioni immobiliari. L'appaltatore si riserva il diritto di eventuali errori od omissioni nelle informazioni qui fornite.

Questa è l'opinione.

San Paolo, 2023.

DULCIDIO FABRO NETO OAB/SP 423003

Rischio procedurale nelle società holding: analisi di una causa da un milione di dollari contro una società controllata

Questo parere è un esempio concreto della nostra competenza tecnica, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi di persone o aziende, numeri di documento, importi e date specifiche, sono stati opportunamente modificati o eliminati per garantire la completa riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

In un contesto aziendale con holding, controllate e società a responsabilità limitata (SCP), in che modo una causa intentata da una società influisce sulle altre società dello stesso gruppo? Come possono i soci di una holding valutare il rischio reale di una causa multimilionaria intentata contro una delle sue controllate e il suo socio? La responsabilità può aumentare all'interno della struttura aziendale?

Si tratta di questioni cruciali di governance e gestione del rischio. Il seguente parere approfondisce un complesso caso di aggiudicazione obbligatoria che coinvolge oltre 250 lotti in un grande sviluppo immobiliare. L'analisi è stata richiesta dai partner di un'azienda [Partecipazione interessata] per misurare il rischio che venga intentata una causa contro di te [Società controllata-imputata] e il suo partner, il [Società proprietaria-imputata], rappresentato per conto della holding.

Questo documento descrive in dettaglio ogni fase del processo: l'istanza iniziale, le contestazioni basate su simulazione e strozzinaggio, la replica basata sulla teoria dell'apparenza, le decisioni sull'onere della prova e, infine, l'analisi del rischio a breve, medio e lungo termine per la holding. Si tratta di una guida pratica su come un avvocato societario analizza una controversia per fornire una panoramica chiara ai propri clienti.


PARERE LEGALE – ANALISI PROCEDURALE E ANALISI DEL RISCHIO

CONTRAENTE: [RAPPRESENTATIVO DEGLI AZIONISTI] CONTRATTATO: Dulcidio Fabro Neto – OABSP 423003

1 – SOGGETTO

Il presente parere è redatto su richiesta dell'appaltatore, su richiesta degli azionisti di minoranza della società. [PARTNERSHIP INTERESSATA] LTDA (di seguito denominata [The Holding]) avente ad oggetto l'analisi procedurale e il rischio di perdita per [The Holding], con riferimento al procedimento n. [NUMERO DEL PROCESSO PRINCIPALE], avviato da [AUTORE DELL'AZIONE] contro [SOCIETÀ CONTROLLATA-IMPUGNATA] E [SOCIETÀ PROPRIETARIA-IMPRESA], in corso dinanzi al [TRIBUNALE CIVILE] del Distretto di [NOME DEL DISTRETTO] – CE, in ragione del rapporto societario e di controllo tra la società [Holding] e [SOCIETÀ CONTROLLATA-CONVENUTA].

2 – SOMMARIO

STUDIO ANALITICO DI UN PROCESSO LEGALE IN CORSO – PARTECIPAZIONE AL POLO PASSIVO DI UNA SOCIETÀ CONTROLLATA DALLE PARTI PRINCIPALI DELL'APPALTATORE – BASSA PROBABILITÀ DI SUCCESSO DELLE RICHIESTE PRINCIPALI (AGGIUDICAZIONE OBBLIGATORIA DI 260 LOTTI DI TERRENO – VALORE DI DECINE DI MILIONI DI REAIS) – RISCHIO ATTUALE BASSO – RISCHIO MEDIO NEL MEDIO TERMINE – RISCHIO BASSO NEL LUNGO TERMINE – ESISTENZA DI UN PATRIMONIO SOSTANZIALE INTESTATARIO A [SOCIETÀ PROPRIETARIA-IMPRESA] – RESPONSABILITÀ LIMITATA E CONTROLLATA DI [SOCIETÀ CONTROLLATA-IMPRESA] – BASSO RISCHIO DI PERDITA DEI LOTTI O DI RESPONSABILITÀ DI [SOCIETÀ HOLDING INTERESSATA] PER IL PAGAMENTO DEL RISARCIMENTO ALL'AUTORE.

3 – RELAZIONE

Per la redazione del presente parere è stata utilizzata un'analisi completa del processo n. [NUMERO DI PROCESSO PRINCIPALE], fino alla data di redazione del presente documento. La nomenclatura utilizzata segue i seguenti riferimenti:

  • [La Holding]: La holding i cui soci hanno richiesto il parere.
  • [Società controllata-imputata]: La società convenuta nel caso, controllata da [Holding].
  • [Società proprietaria-imputata]: L'altra società imputata nel caso, proprietaria originaria degli immobili.
  • Autore: L'autore dell'azione di aggiudicazione obbligatoria.

3.1 – RIASSUNTO DEGLI ATTI DEL CASO

3.1.1 – INIZIALE E DOCUMENTI Si tratta di un'azione di aggiudicazione obbligatoria con richiesta di provvedimento urgente, distribuita alla fine del 2021, a causa della presunta vendita duplicata di 260 lotti di proprietà di [Società proprietaria - Convenuta]. L'attore sostiene di aver acquisito i lotti per un valore complessivo di diversi milioni di dollari, ma di aver visto le annotazioni di acquisto annullate unilateralmente per mancato pagamento, nonostante avesse stipulato termini di liberazione.

L'attore sostiene la necessità di includere [Società Controllata-Convenuta] come parte passiva in ragione dell'esistenza di una Società in Accomandita Semplice (S.A.S.) tra i convenuti, in cui [Società Controllata-Convenuta] compare come socio ostensivo. Chiede, in via preliminare, il blocco dei lotti e, nel merito, l'aggiudicazione coattiva a proprio favore o, in alternativa, la stipula dell'atto pubblico.

Il reclamo iniziale includeva contratti, termini di transazione, registrazioni e l'atto costitutivo della SCP. Inizialmente, fu concessa un'ingiunzione per bloccare i lotti, ma questa decisione fu successivamente sospesa in seguito a un ricorso.

3.1.2 – CONCORRENTI

A) L'eccezione della [società proprietaria convenuta]: In sintesi, ha affermato:

  • Assenza di rapporto giuridico, ma piuttosto un accordo simulato tra l'autore e un [Direttore Finanziario] della società, che sarebbe in realtà un prestito (reciproco) con pratiche usurarie, utilizzando i lotti come garanzia.
  • Irregolarità nella rappresentanza della società nei contratti e nelle condizioni di transazione, in quanto sottoscritti dal [Direttore Finanziario] senza i poteri necessari secondo lo statuto.
  • Mancanza di prova di pagamento dell'importo multimilionario, mettendo in discussione il pagamento di una somma così elevata in contanti.

B) L'eccezione della [Società Controllata-Convenuta]: In sintesi, ha affermato:

  • Illegittimità passiva, poiché non ha alcun rapporto giuridico con l'autore, la responsabilità dell'SCP è esclusiva del partner apparente nei confronti di terzi, ma l'attività in questione era precedente e non correlata all'SCP.
  • Inadeguatezza del percorso scelto, poiché non sarebbe possibile aggiudicare, nella sua qualità di partner apparente, senza alcuna restrizione in quel momento, i lotti che le erano già stati trasferiti.
  • Validità dei propri atti di registrazione e la loro buona fede nell'acquisire i lotti per il progetto.

3.2 – DELLA RISPOSTA L'autore ha replicato alle obiezioni, insistendo sulla validità della transazione in base alla teoria dell'apparenza, sostenendo di non poter conoscere i limiti del potere del [Direttore Finanziario] che si era presentato come rappresentante della società. Ha ribadito la responsabilità della [Società Controllata-Imputata] in quanto apparente socio dell'impresa.

3.4 – IGIENE E SPEDIZIONE DELLE ISTRUZIONI Il tribunale ha respinto le eccezioni preliminari di illegittimità passiva e inadeguatezza del percorso prescelto, mantenendo entrambi gli imputati nel processo. Dopo una serie di istanze di chiarimento e un ricorso sull'onere della prova, il tribunale ha stabilito che L'autore deve allegare la prova del pagamento ai registri dei valori indicati nei termini dell'accordo.

L'autore ha dichiarato che il pagamento è stato effettuato “in contanti” e ha chiesto l'audizione dei testimoni.

In un'udienza preliminare tenutasi alla fine del 2023, alla presenza delle parti e dei loro avvocati, l'attore ha testimoniato, menzionando nuovi documenti. Il tribunale ha concesso all'attore un termine per giustificare e presentare tali documenti, termine che è scaduto all'inizio del 2024. Il caso è in attesa del completamento di questa due diligence prima di procedere alla fase di discussione finale e di pronuncia della sentenza.

4 – BASE

4.1 – ANALISI DEI DOCUMENTI E DELLE FORMALITÀ L'analisi del caso rivela che la difesa degli imputati (acquisto e vendita simulati per garantire un prestito con strozzini) è solida e fondata. L'affermazione dell'attore di aver pagato decine di milioni di reais "in contanti", senza presentare alcuna ricevuta bancaria, è estremamente debole e viola la prassi commerciale.

L'argomentazione dell'autore, basata sulla teoria dell'apparenza, perde di forza data l'entità della transazione, che richiederebbe una due diligence minima da parte dell'acquirente per verificare l'autorità della persona che firma i documenti. La responsabilità della [Società Controllata-Convenuta] è secondaria e dipenderebbe dalla prova della validità della transazione principale, il che sembra improbabile.

4.2 – ANALISI DEL RISCHIO PER [SOCIETÀ DI HOLDING INTERESSATA]

  • Rischio immediato (breve termine): Basso. Il caso è ancora nella fase istruttoria di primo grado. L'ingiunzione che bloccava i lotti è stata annullata e la debolezza delle prove fornite dall'attore rende improbabile, a questo punto, una nuova decisione sfavorevole.
  • Rischio a medio termine: Media. Se, per un qualche scherzo del destino, l'attore ottenesse una sentenza favorevole nel tribunale di grado inferiore, [Società controllata dal convenuto] e [Società proprietaria del convenuto] verrebbero condannate. Ciò potrebbe avere un impatto sul flusso di cassa dell'impresa e, indirettamente, su [Società controllata dal convenuto]. Tuttavia, [Società proprietaria del convenuto] dispone di risorse sostanziali per rispondere alla condanna, e la sentenza sarebbe soggetta a ricorsi che richiederebbero anni per giungere a una sentenza definitiva.
  • Rischio a lungo termine: Basso. La responsabilità diretta di [Società Holding Interessata] si verificherebbe solo in uno scenario molto remoto che preveda la violazione della personalità giuridica di [Società Controllata-Convenuta], il che richiederebbe la prova di abuso, abuso di scopo o confusione di beni, fatti non discussi nel caso in esame. Tale possibilità è altamente improbabile e, qualora si verificasse, si verificherebbe entro un lasso di tempo superiore a 5 anni.

5 – DISPOSIZIONI GENERALI

Si sottolinea che il presente parere è stato redatto sulla base delle informazioni e dei documenti analizzati. Non vi è alcuna garanzia di successo nel procedimento legale, ma piuttosto un'analisi dei rischi basata sullo stato attuale del procedimento. L'appaltatore si riserva il diritto di apportare eventuali errori, omissioni o riserve nelle informazioni qui fornite.

Questa è l'opinione.

San Paolo, 2023.

DULCIDIO FABRO NETO OAB/SP 423003

Erede indebitato? I rischi dell'inventario e della vendita di immobili

Questo parere è un esempio concreto della nostra competenza tecnica, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi di persone o aziende, numeri di documento, importi e date specifiche, sono stati opportunamente modificati o eliminati per garantire la completa riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

Effettuare un inventario e vendere un immobile ereditato sembra un passo naturale e spesso necessario per una famiglia. La procedura stragiudiziale, svolta tramite uno studio notarile, sembra essere l'opzione più rapida e semplice. Ma cosa succede quando uno degli eredi ha un debito, soprattutto di natura lavorativa, già in fase di esecuzione?

Un debito personale di un solo erede può compromettere l'intero processo, esponendo a rischi significativi la vendita dei beni familiari. L'esistenza di un certificato di debito positivo può non solo scoraggiare gli acquirenti prudenti, ma anche aprire la porta al pignoramento della quota dell'erede debitore (la quota ereditaria) e, in casi estremi, persino all'annullamento della vendita per esecuzione fraudolenta.

Il seguente parere analizza un caso concreto e dettagliato, illustrando passo dopo passo il processo di analisi di fattibilità, la raccolta dei certificati, il calcolo concettuale dei costi di due inventari successivi (imposte e tasse) e, soprattutto, l'analisi del rischio specifico rappresentato da un debito di lavoro. Questo documento costituisce una guida pratica su come identificare e mitigare tali rischi prima che compromettano il patrimonio di tutti.


PARERE TECNICO LEGALE PER L'ANALISI DI FATTIBILITÀ DELL'INVENTARIO STRAGIUDIZIALE E DELLA VENDITA DEI BENI IMMOBILIARI

APPALTATORI: [EREDE A] e [EREDIA B]

CONTRATTATO: DULCIDIO FABRO NETO – OABSP 423003

1 – SOGGETTO

Il presente parere è redatto su richiesta delle parti contraenti, con l'obiettivo di analizzare la fattibilità, i rischi, i costi e la legittimità dell'effettuazione di un inventario stragiudiziale dei beni lasciati in eredità dai genitori, [DE CUJUS PADRE] e [DE CUJUS MADRE]. Nel corso della consultazione è stata accertata l'esistenza di azioni di lavoro e di esecuzione civile in nome della parte contraente [EREDE A]. Il presente parere sarà redatto sulla base dei documenti e dei dati qui contenuti.

2 – SOMMARIO

STUDIO ANALITICO DI FATTIBILITÀ DI INVENTARIO STRAGIUDIZIALE – ANALISI DI FATTIBILITÀ DI ACQUISTO E VENDITA DI BENI APPARTENENTI AL SUCCESSO – ANALISI DEI CERTIFICATI E DEGLI EVENTUALI OBBLIGHI PREVENTIVI – ANALISI DEI COSTI E DELLE TASSE – ELEVATO RISCHIO DI SEQUESTRO DELLA QUOTA DELL’EREDE [EREDE A] – NECESSITÀ DI SALDARE IL DEBITO DI LAVORO.

3 – RELAZIONE

Per la redazione del presente parere sono stati utilizzati i seguenti documenti: A – Dati degli inventariati: [DE CUJUS PADRE] e [DE CUJUS MADRE]; B – Dati degli eredi: [EREDE A] e [EREDI B]; C – Registrazione dell'unico bene appartenente all'eredità, n. [NUMERO DI REGISTRAZIONE] del [NUMERO]º RGI del Capitale, n. contribuente [CODICE FISCALE].

Inizialmente, i seguenti certificati venivano rilasciati a nome degli interessati: A – [DE CUJUS PADRE]: Certificati negativi. B – [DE CUJUS MADRE]: Certificati negativi. C – [EREDE B]: Certificati negativi. D – [EREDE A]: Certificato di lavoro positivo. D.1-) Analisi del procedimento n. [NUMERO DEL CASO DI LAVORO], le cui informazioni sono contenute nel certificato dei debiti di lavoro intestato a [EREDE A]: ATTORE: [NOME DELL'ATTRICE] CONVENUTO: [SOCIO IMPUTATO NELL'AZIONE DI LAVORO] e [EREDE A] DATA DELL'INVITO: Fine aprile 2010 REGISTRAZIONE DELL'ESECUZIONE: Fine novembre 2019 IMPORTO DEL DEBITO AGGIORNATO: Valore significativo, nell'ordine delle decine di migliaia di reais. Dall'analisi degli atti emerge chiaramente che la prescrizione intervenuta prevista dall'articolo 11-A del CLT non si è verificata.

Se il contraente è incluso nell'elenco dei debitori, la vendita dell'immobile senza aver saldato il debito può comportare l'annullamento della vendita, compromettendo o impedendo la conclusione della transazione. Si raccomanda di negoziare un accordo con il creditore, proponendo il pagamento rateale del debito. È opportuno notare che, essendo il debitore responsabile in solido, se l'erede adempie integralmente all'obbligazione, è possibile esercitare un'azione di regresso nei confronti dell'altra parte per recuperare la quota corrispondente.

E – Informazioni sulla proprietà: 1-) C’è un piccolo debito IPTU dell’anno precedente; 2-) Il valore di mercato della proprietà è stato aggiornato tra le date di morte dei genitori.

4 – BASE

4.1 – ANALISI DELLA POSSIBILITÀ DI INVENTARIO STRAGIUDIZIALE

Tenuto conto di quanto disposto dall'articolo 610, comma 1, del Codice di procedura civile, non si sono riscontrati ostacoli alla realizzazione dell'inventario mediante atto pubblico.

4.1.1 – SPESE E ONERI Tenuto conto del decesso del Sig. [DE CUJUS PADRE] avvenuto nel 2008 e del decesso della Sig.ra [DE CUJUS MADRE] avvenuto nel 2020, il calcolo delle spese delle due successioni deve essere effettuato separatamente.

4.1.1.1 – DELL’INVENTARIO DEL SIGNORE [DEL COMMITTENTE] Per il primo inventario, le spese sono addebitate alla metà del defunto. Le spese principali sono:

  • ITCMD (Imposta sulle successioni e sulle donazioni): Calcolato in base al valore di mercato dell'immobile al momento del decesso (2008), applicando l'aliquota fiscale vigente. In caso di presentazione tardiva, si applicano sanzioni e interessi.
  • Spese notarili: Compenso per la redazione dell'atto pubblico, calcolato in base a una tabella progressiva, tenendo conto del valore dei beni trasferiti.

4.1.1.2 – DELL’INVENTARIO DELLA SIGNORA [DELLA MADRE DEL CLIENTE] Per il secondo inventario, le spese vengono addebitate sui beni lasciati da lei (la sua quota originaria più la parte ereditata dal coniuge).

  • ITCMD: Calcolato in base al valore di mercato aggiornato dell'immobile alla data del decesso (2020), che è notevolmente superiore a quello del 2008.
  • Spese notarili: Calcolato seguendo la stessa logica, ma su una base di calcolo più ampia.

4.1.2 – CONSIDERAZIONI SUGLI ONORARI Considerata l’esistenza di due inventari, l’analisi della tabella degli onorari notarili evidenzia che l’andamento del un unico atto pubblico per entrambi gli inventari è, in generale, economicamente più vantaggioso rispetto alla stipula di due atti separati.

4.1.3 – RISCHI DELL’ESECUZIONE DELL’INVENTARIO NELLE CONDIZIONI ATTUALI Il debito di lavoro intestato all’erede [EREDE A] costituisce il punto critico. L’esecuzione dell’inventario, che rende pubblico il trasferimento dei beni, senza la previa liquidazione di tale debito, può dare luogo a sequestro della sua quota ereditariaTale rischio è alta probabilità, poiché l'esecuzione del lavoro è attiva e in qualsiasi momento possono essere richieste nuove ricerche patrimoniali nei confronti del debitore.

4.2 – ANALISI PER LA VENDITA DELL’IMMOBILE

Il principale ostacolo alla vendita immediata dell'immobile è il certificato di assenza di debiti di lavoro dell'erede [EREDE A]. L'esecuzione dell'atto di vendita e la sua registrazione possono essere annullate per frode se il debito non viene saldato. Una soluzione per facilitare la transazione potrebbe essere la stipula di un contratto di compravendita tra privati, in cui l'acquirente versa un acconto (che può essere utilizzato per estinguere il debito) e il pagamento del saldo è subordinato alla presentazione da parte dell'erede di un certificato di assenza di debiti di lavoro.

5 – DISPOSIZIONI GENERALI

Si sottolinea che il presente parere è stato redatto sulla base delle informazioni e dei documenti analizzati. Non vi è alcuna garanzia di successo, ma vi è la garanzia di una prestazione professionale solida, tecnica e precisa. L'appaltatore si riserva il diritto di eventuali errori, omissioni o riserve nelle informazioni fornite, in particolare per quanto riguarda il calcolo concettuale di onorari e imposte, poiché gli importi finali dipendono dall'interpretazione del notaio e degli agenti fiscali.

Questa è l'opinione.

San Paolo, 2023.

DULCIDIO FABRO NETO OAB/SP 423003

La tecnologia finanziaria per gli investimenti non è riuscita a mantenere le promesse? Analisi di un caso reale

Questo parere è un esempio concreto di lavoro tecnico, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi di persone o aziende, numeri di documento, importi e date specifiche, sono stati debitamente modificati o eliminati per garantire la completa riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

Fintech e piattaforme di investimento P2P (peer to peer) hanno rivoluzionato l'accesso ai prodotti finanziari, promettendo innovazione, agilità e buone opportunità di rendimento. Ma cosa succede quando la promessa di sicurezza, come una "clausola di riacquisto garantito", viene infranta e l'investitore subisce una perdita?

È comune che i termini d'uso di queste piattaforme contengano diverse clausole che esonerano la società da responsabilità in caso di inadempimento del debitore finale. Tuttavia, quando la piattaforma stessa offre una garanzia specifica, come il riacquisto di titoli in default, quale regola prevale?

Il seguente parere analizza un caso reale di un investitore nei confronti di un [Piattaforma di investimento P2P]Analizziamo i termini d'uso, le note di credito bancarie (CCB) e, soprattutto, la forza vincolante dell'offerta di riacquisto ai sensi del Codice di tutela del consumatore. Questo caso di studio dimostra come un'analisi legale approfondita possa supportare una causa che chiede all'azienda di far valere una promessa.


PARERE TECNICO LEGALE PER L'ANALISI DELLA FATTIBILITÀ DI AVVIARE UN'AZIONE LEGALE – INVESTITORE

CONTRAENTE: [CLIENTE INVESTITORE]

CONTRATTATO: Dulcidio Fabro Neto – OABSP 423003

1 – SOGGETTO

Il presente parere viene redatto su richiesta dell'appaltatore, allo scopo di analizzare la fattibilità, i rischi, i costi e la legittimità di intentare una causa nella fase di sviluppo. [PIATTAFORMA DI INVESTIMENTO P2P] LTDA – EPP. (“[PIATTAFORMA]”), di seguito denominata società, con l’obiettivo di rimborsare alla società gli importi investiti dal contraente, con il rifiuto di restituire gli importi, cerca di garantire i propri diritti attraverso azioni legali.

2 – SOMMARIO

STUDIO ANALITICO DELLA FATTIBILITÀ DI AVVIARE UN'AZIONE GIUDIZIARIA – POSSIBILITÀ – ALTA PROBABILITÀ DI SUCCESSO DELLE RICHIESTE PRINCIPALI (OBBLIGO DI RIACQUISTO) E MEDIA E BASSA PROBABILITÀ DELLE RICHIESTE DERIVANTI (RISARCIMENTO PER MANCATA FORNITURA DI SERVIZI E RISARCIMENTI) – OBBLIGO DI ADEMPIMENTO ALL'OFFERTA – DIRITTO DEL CONSUMATORE – SPESE GIUDIZIARIE – APPARENTE SOLIDITÀ FINANZIARIA E LEGALE DELLE SOCIETÀ COINVOLTE.

3 – RELAZIONE

Per la redazione del presente parere sono stati utilizzati i seguenti documenti: A – Analisi della piattaforma di investimento (disponibile sul sito web); B – Condizioni d'uso per l'apertura di un conto sulla piattaforma; C – Note di credito bancario (CCB); D – Messaggio di posta elettronica con una proposta presentata dalla società; E – Fogli di calcolo che dimostrano investimenti, pagamenti e altre informazioni sui contratti; F – Documenti costitutivi, formalizzazione e stato di registrazione, funzionamento e legalità, nonché ricerche sulle azioni legali intraprese dalle parti coinvolte. Sono state inoltre utilizzate ricerche sulla giurisprudenza in tutti i settori e sulla dottrina specialistica.

Inizialmente, è stata analizzata la struttura contrattuale della piattaforma, messa a disposizione dalla società sul proprio sito web, in particolare al momento dell'apertura dell'account. Dopo l'inserimento dei dati, viene reso disponibile il documento "Termini e Condizioni Generali d'Uso". L'analisi del documento ne evidenzia la classificazione come "contratto di adesione", standard per tutti gli utenti e contenente clausole generali che regolano il rapporto giuridico.

Alcuni punti rilevanti del documento sono i seguenti: A – PIATTAFORMA [PIATTAFORMA]: Indicata nelle presenti Condizioni semplicemente come "Piattaforma" o "[PIATTAFORMA]". Si tratta di una piattaforma digitale brasiliana […] che mette in contatto persone bisognose di prestiti o finanziamenti con investitori. […] B – RIACQUISTO: Alcune azioni di investimento saranno riacquistate da [PIATTAFORMA] o da un PARTNER, a condizione che l'investitore li autorizzi. Il riacquisto avverrà dopo 90 giorni di insolvenza, per l'importo principale del saldo residuo. Le azioni idonee al riacquisto saranno contrassegnate sulla nostra piattaforma, indicando chiaramente all'investitore che l'azione ha l'opzione di riacquisto. L'investitore verrà informato del riacquisto e l'importo verrà depositato nel suo portafoglio virtuale su [PIATTAFORMA] in modo che possa effettuare nuovi investimenti o prelevare fondi. L'investitore può scegliere di non vendere la propria azione, ma non riceverà alcuna garanzia di riceverla in futuro.

Non vi sono altre menzioni del termine "riacquisto" nelle clausole generali del documento sopra menzionato. Sono presenti clausole che esonerano la società da responsabilità, quali: 1.4. DI CONSEGUENZA, IL RIMBORSO ALL'INVESTITORE DELL'IMPORTO EROGATO DALL'INVESTITORE NELL'OPERAZIONE, COMPRESO IL PAGAMENTO DEGLI INTERESSI, DIPENDE FONDAMENTALMENTE DALLA PIENA ESECUZIONE DEL PRESTITO.O PARTE DEL MUTUATARIO. […] 3.15. [PIATTAFORMA] non garantisce il rendimento degli investimenti, né rimborsa, in caso di inadempimento, gli importi non pagati. L'INVESTITORE dichiara di essere a conoscenza e di accettare tale circostanza. 3.16. Gli investimenti effettuati tramite la Piattaforma sono soggetti ai rischi inerenti a tali operazioni finanziarie, incluso il rischio di perdita totale o parziale degli importi investiti. […]

Pertanto, dall'analisi dell'offerta proposta dalla società, si evince che alcuni investimenti saranno soggetti al riacquisto del capitale da parte della società o del suo partner, che si configura come un'offerta o una promessa e impegna la società al rispetto dell'importo offerto.

L'analisi del documento denominato "[Nome foglio di calcolo].xlsx" rivela 16 contratti con garanzia di riacquisto. Pertanto, si ritiene che tali investimenti siano coperti dalla garanzia offerta dalla società e siano soggetti ad azioni legali per far valere l'offerta.

Vengono analizzate le CCB presentate dalla parte contraente. Sono state analizzate diverse CCB, tutte accomunate dalle seguenti caratteristiche: A – Creditore: [ISTITUTO FINANZIARIO PARTNER] SOCIETÀ DI CREDITO PER MICROIMPRESE. B – Emittente: [MUTUATARIO INDIVIDUALE] C – Girante: [ISTITUTO FINANZIARIO PARTNER] D – Girante: La parte contraente E – Emittente: Lo stesso debitore della CCB F – Clausola di esclusione della responsabilità del girante. Sulla base dell'analisi delle CCB, che rappresentano i titoli di credito, è chiaro che vi è stata una cessione civile della proprietà della cambiale, ovvero che il girante era esonerato dalla coobbligazione per quanto riguarda il pagamento del debito. Pertanto, la responsabilità del girante è inizialmente esclusa.

Dall'analisi dei documenti legali che costituiscono e formalizzano le società coinvolte, si può concludere che, a priori, esiste un vero e proprio gruppo economico. La struttura societaria della società presenta i seguenti soci: [SOCIO A], [SOCIO B], [SOCIO C] e [SOCIETÀ DI CAPOGRUPPO] S.A. Sono stati analizzati i moduli di registrazione di [SOCIETÀ DI CAPOGRUPPO] S.A., la cui struttura societaria è composta da [SOCIETÀ D], [SOCIETÀ A] e [SOCIETÀ C]. Pertanto, sia la società che [SOCIETÀ DI CAPOGRUPPO] hanno gli stessi soci.

Un'ulteriore analisi di [ISTITUTO FINANZIARIO PARTNER] non ha evidenziato chiari collegamenti tra la struttura aziendale. Tuttavia, esaminando le firme sui CCB, è stato osservato che gli indirizzi IP della società e di [ISTITUTO FINANZIARIO PARTNER] (firmatario) sono gli stessi in tutti i documenti analizzati. Questa coincidenza […] indica inizialmente la prova della formazione di un gruppo economico e di un errore di identità.

Una ricerca sul sito web del TJSP ha prodotto i seguenti risultati: A – [PIATTAFORMA DI INVESTIMENTO P2P] LTDA., CNPJ n. [CNPJ della società]: Un'azione (n. caso [numero caso], Tribunale per le controversie di modesta entità). A1 – Soci della società: Nessuna azione distribuita rilevante per questo parere.

4 – BASE

4.1 – ANALISI DELLO STATO DI REGISTRAZIONE FORMALE DELLA SOCIETÀ

Dall'analisi della documentazione depositata presso JUCESP, come da ricerca precedentemente riportata, si evince che lo status formale della società e dei suoi soci è in regola. Il CNPJ (Registro Nazionale delle Persone Giuridiche) pubblicato sul sito web del Federal Revenue Service ha confermato che la società è attiva.

4.2 – ANALISI DEI PROCESSI IN CORSO

Non sono stati trovati processi rilevanti per il presente studio.

4.3 – ANALISI DELLA FATTIBILITÀ DELLE AZIONI PROPOSTE E DELLA POSSIBILITÀ DI SUCCESSO E DEI COSTI IMPLICATI

Come spiegato in precedenza, il rapporto diretto avviene tra l'appaltatore e l'azienda, tramite intermediazione commerciale, con l'azienda che si offre di riacquistare gli investimenti effettuati dall'appaltatore in caso di inadempienza, nonché di effettuare analisi creditizie per presentare opportunità di investimento.

Nei titoli di credito (CCB) non è stata rilevata alcuna informazione che faccia riferimento alla garanzia offerta dalla società, inoltre i titoli sopra menzionati hanno natura civile di cessione del credito, non solo di girata, il che esonera a priori il girante dalla coobbligazione nel pagamento dei titoli.

Tuttavia, in considerazione del rapporto di consumo tra le parti, il contraente comprende che trovano applicazione le norme contenute nel Codice del Consumo, tra cui l'inversione dell'onere della prova e la responsabilità oggettiva dei fornitori partecipanti alla filiera (tutte le aziende coinvolte), in particolare per quanto riguarda la responsabilità relativa all'obbligo di riacquisto offerto dall'azienda.

A tal proposito, l'appaltatore è consapevole che le richieste contenute nel ricorso saranno: (i) obbligo di fare; (ii) risoluzione del contratto; (iii) restituzione delle somme versate; (iv) risarcimento danni morali; (v) risarcimento danni materiali; (vi) perdita di profitti e (vii) richiesta di provvedimento cautelare.

Meglio spiegato, le richieste saranno rivolte alla società, con richiesta di obbligo di adempimento dell'offerta di riacquisto, risoluzione del contratto con restituzione delle somme versate (investimenti detenuti dalla società), risarcimento dei danni morali (la cui tesi principale sarà la deviazione produttiva del consumatore) e materiali (la cui tesi principale sarà l'assunzione di un avvocato), mancato guadagno dovuto al rendimento che il contraente avrebbe potuto ricevere se le somme detenute dalla società fossero state investite in un'altra applicazione e previsione di tutela con richiesta di blocco delle somme relative al capitale e all'obbligo di riacquisto offerto dalla società.

È estremamente importante sottolineare che la caratterizzazione del rapporto di consumo, in cui saranno applicati gli standard del consumatore, è soggetta a contestazione o rigetto, poiché non si può riscontrare l'insufficienza tecnica della parte contraente, dovuta alla sua attività di investitore e al suo background accademico.

I valori relativi alle richieste, inizialmente, sono i seguenti: A – Obbligo di fare: R$ [VALORE] B – Restituzione delle somme versate: R$ [VALORE] C – Risarcimento danni morali: R$ [VALORE] D – Danni materiali: R$ [VALORE] E – Perdita di utili: con una previsione iniziale di 1% al mese per 6 mesi, del capitale oggetto di riacquisto: R$ [VALORE]

Secondo le informazioni fornite dall'appaltatore, il valore attuale degli investimenti ammonta a R$ [VALORE TOTALE], di cui R$ [VALORE CON RIACQUISTO] sono soggetti a riacquisto e R$ [VALORE SENZA RIACQUISTO] non hanno ancora soddisfatto i requisiti, mentre i valori relativi al rendimento finanziario atteso dell'investimento ammontano a R$ [VALORE DEL RENDIMENTO ATTESO].

In questo scenario, tenendo conto solo del capitale, abbiamo le seguenti spese processuali iniziali, con un valore del caso stimato in R$ [VALORE DEL CASO]: A – Spese processuali (1% sul valore del caso): R$ [VALORE DELLA SPESA] B – Spese di citazione: R$ [VALORE DELLA CITAZIONE]

Nel corso dell'iter procedurale potrebbe essere necessario ricorrere all'assunzione di esperti contabili, i cui compensi si aggirano in media intorno a R$ [VALORE DELL'ESPERTO].

I rischi della causa inizialmente riguardano: A – Spese processuali (1% sul valore della causa o sulla pena, in caso di domanda riconvenzionale): R$ [VALORE] (stima) B – Spese legali per la perdita della causa, in caso di sconfitta: R$ [VALORE]

Sono previsti anche costi relativi ad eventuali ricorsi: A – Ricorso contro atto (tariffa fissa): R$ [VALORE] B – Ricorso (4% sul valore del caso o della condanna): R$ [VALORE].

Per quanto riguarda la probabilità di successo, vi è un'alta probabilità che le richieste di restituzione delle somme investite e di riacquisto da parte della società vengano accolte. Le altre richieste, in ordine decrescente di successo, sono: mancato guadagno, danni morali e danni materiali.

Esiste anche la possibilità di richieste relative all'obbligo di restituzione delle somme previste dal contratto, adducendo come motivazione la negligenza nella valutazione del merito creditizio proposta dalla società, tuttavia tali richieste comportano un notevole aumento dei rischi e dei costi connessi.

5 – DISPOSIZIONI GENERALI

Si sottolinea che il presente parere è stato redatto sulla base delle informazioni e dei documenti analizzati. Non vi è alcuna garanzia di successo, ma si garantisce che il professionista agirà con competenza, tecnica e precisione. L'appaltatore si riserva il diritto di apportare eventuali errori, omissioni o riserve nelle informazioni fornite.

Questa è l'opinione.

San Paolo, 2023.

DULCIDIO FABRO NETO OAB/SP 423003

Analisi della difesa nei procedimenti penali: studio di caso su associazione a delinquere e frode

Questo parere è un esempio concreto di lavoro tecnico, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi, aziende, importi e date specifiche, sono stati debitamente modificati o eliminati per garantire la massima riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

Essere accusati di un crimine grave, soprattutto quando ci si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, è una delle situazioni più angoscianti che una persona possa affrontare. Il confine tra essere un semplice testimone o complice ed essere considerati co-autori di un crimine a volte è labile agli occhi delle indagini iniziali.

Come può una difesa tecnica smontare un'accusa basata su prove inconsistenti? Come può un'analisi approfondita delle prove, come i filmati delle telecamere e le dichiarazioni dei coimputati, portare a un'assoluzione per mancanza di prove?

Il seguente parere approfondisce un caso reale che coinvolge un cliente accusato di associazione a delinquere e frode. L'analisi illustra la debolezza delle prove che collegano il nostro cliente al piano, l'assenza di fondamento per la sua incriminazione e la strategia difensiva adottata, culminata in una prevista assoluzione o, nel peggiore dei casi, in una pena minima. Questo è un esempio pratico di come il diritto penale funzioni per garantire che la giustizia sia fatta sulla base di prove concrete, non di semplici supposizioni.


PARERE TECNICO-LEGALE – ANALISI DIFENSIVA NEL PROCEDIMENTO PENALE

CONTRAENTE: [CLIENTE]

CONTRATTATO: Dulcidio Fabro Neto – OAB/SP 423.003

1 – SOGGETTO

Il presente parere è redatto su richiesta di [CLIENTE], con l'obiettivo di analizzare un procedimento penale pendente presso uno dei Tribunali Penali della Capitale di San Paolo. Il caso trae origine da un'indagine di polizia avviata a seguito di un arresto in flagranza di reato, in cui il cliente è stato accusato di associazione a delinquere e frode in un reato continuato.

2 – SOMMARIO

STUDIO ANALITICO DELLA DIFESA TECNICA NEL PROCEDIMENTO PENALE – STRATEGIA DIFENSIVA – POSSIBILITÀ DI ASSOLZIONE O CONDANNA – POSSIBILE ASSOLZIONE PER INSUFFICIENZA DI PROVE – ANALISI DELLA PENA IN CASO DI POSSIBILE CONDANNA – ASSENZA DI REQUISITI CHE DANNO LUOGO ALLA DETENZIONE PREVENTIVA.

3 – RELAZIONE

Per elaborare il presente parere è stato analizzato l'intero fascicolo, nonché le informazioni raccolte direttamente dall'appaltatore.

3.1 – ANALISI DEI FASCICOLI

Il caso è iniziato con un mandato di arresto per due individui a metà del 2018. L'indagine si è basata sulle dichiarazioni di agenti di polizia, dipendenti di esercizi commerciali vittime della frode (un supermercato e un negozio di dolciumi) e del proprietario di una delle carte di credito utilizzate nella truffa.

Una denuncia di frode redatta da una delle aziende vittime contiene immagini che mostrano [CLIENTE] arrivare in un supermercato in una data specifica, accompagnato da altre due persone. Le immagini mostrano anche il veicolo di [CLIENTE]. Gli acquisti effettuati in quell'occasione erano significativi.

[CLIENTE] è stato identificato tramite la targa del suo veicolo ed è stato citato a testimoniare durante le indagini. Nella sua testimonianza, ha dichiarato di essere stato assunto per fornire un servizio di trasporto privato a una delle parti coinvolte, senza essere a conoscenza della frode.

Uno dei coimputati, che compare anche nelle immagini accanto a [CLIENTE], ha dichiarato nella sua testimonianza di non conoscere l'appaltatore in precedenza e di averlo incontrato in una cantina, affermando inoltre che era stato lui (il coimputato) a pagare gli acquisti. Anche altre dichiarazioni dei soggetti coinvolti non indicano alcuna conoscenza o partecipazione pregressa di [CLIENTE] al piano.

Al termine delle indagini, [CLIENTE] è stato incriminato indirettamente, senza motivazioni specifiche, e successivamente incriminato dalla Procura della Repubblica insieme agli altri imputati. Poiché uno dei coimputati non è stato rintracciato, il caso è stato smembrato.

3.2 – DICHIARAZIONI DELL’APPALTATORE

L'appaltatore ribadisce che, alla data dei fatti, egli lavorava come autista privato ed era stato assunto per un servizio di trasporto merci, avendo solo accompagnato gli acquisti senza alcuna conoscenza della provenienza illecita del mezzo di pagamento.

4 – BASE

4.1 – ANALISI DELLA SITUAZIONE PROVVISORIA PRESENTE NEL FASCICOLO

L'analisi probatoria rivela una chiara debolezza riguardo al coinvolgimento dell'appaltatore. L'unica prova materiale che lo collega agli eventi è la sua presenza sulla scena, immortalata in immagini. Non vi sono prove negli atti che dimostrino l'intenzionalità, accordi precedenti o il ricevimento di alcun vantaggio illecito da parte del [CLIENTE].

Le testimonianze dei coimputati, anziché incriminarlo, corroborano la storia di un incontro casuale e l'assenza di qualsiasi collegamento con il gruppo criminale. La versione dell'appaltatore, secondo cui avrebbe fornito un servizio di trasporto, è plausibile e non è stata smentita da altre prove.

L'incriminazione indiretta e le accuse successive sembrano essere basate esclusivamente sulla presenza dell'appaltatore sulla scena del crimine, il che viola il principio di responsabilità penale soggettiva. La presenza sulla scena non implica, di per sé, la corresponsabilità del reato.

4.2 – ANALISI DELLA STRATEGIA DI DIFESA DELL’APPALTATORE

La strategia di difesa dovrebbe concentrarsi sulla tesi di assoluzione per insufficienza di prove (art. 386, VII, c.p.p.). La difesa deve accertare la mancanza di prova del nesso soggettivo tra il [CLIENTE] e gli altri imputati, nonché la mancanza di prova della sua partecipazione dolosa ai reati di truffa e associazione per delinquere.

Nonostante l'elevata probabilità di assoluzione, è dovere dell'avvocato analizzare lo scenario di una possibile condanna. Considerando il primo reato e i buoni precedenti penali del [CLIENTE], una pena ipotetica verrebbe fissata al minimo legale, ovvero a circa 1 anno e 2 mesi di reclusione e una multa, inizialmente in regime aperto, con la probabile sostituzione della pena detentiva con limitazioni dei diritti. La pena massima, tuttavia, potrebbe teoricamente raggiungere gli 8 anni.

È importante sottolineare che, allo stato attuale, non esiste alcun requisito che autorizzi a disporre la custodia cautelare in carcere, anche in caso di condanna di primo grado, fermo restando il diritto di appello in libertà.

5 – DISPOSIZIONI GENERALI

Il presente parere è stato redatto sulla base delle informazioni e dei documenti analizzati. Non vi è alcuna garanzia di successo nell'azione legale, ma vi è l'impegno ad agire con professionalità, etica e precisione, al fine di garantire la migliore difesa per il cliente.

Questa è l'opinione.

San Paolo, 2022.

DULCIDIO FABRO NETO OAB/SP 423.003

Analisi del rischio: vale la pena fare causa a una società di investimento fraudolenta?

Questo parere è un esempio concreto della nostra competenza tecnica, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi di persone o aziende, numeri di documento, importi e date specifiche, sono stati opportunamente modificati o eliminati per garantire la completa riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

Essere vittima di una truffa finanziaria è un'esperienza devastante. Oltre alla perdita finanziaria, si prova un senso di impotenza e ci si chiede: vale la pena intentare una causa? Cosa analizza un avvocato per determinare la fattibilità di una causa quando l'azienda sembra essere scomparsa con i soldi dei suoi clienti?

Molti credono che intentare una causa sia sempre la strada giusta. Tuttavia, un'analisi legale responsabile va oltre la certezza del diritto. È necessario indagare a fondo sulla situazione aziendale, sull'esistenza di altre cause, sulla possibilità di reperire beni da sequestrare e sui costi connessi. Una causa senza un'analisi approfondita dei rischi può trasformarsi in una semplice spesa, senza un efficace recupero.

Il seguente parere è un caso di studio reale su questa analisi di fattibilità. È stato redatto per un gruppo di consumatori danneggiati da una presunta società di investimento, oggetto di un'operazione della Polizia Federale. Il documento dimostra chiaramente la bassa probabilità di successo del recupero, ma considera anche che l'inazione sia l'unica garanzia di perdita totale. È un esempio pratico di come la consulenza legale lavori per fornire ai clienti un quadro chiaro della situazione, inclusi tutti i rischi e i pochi, ma ancora presenti, barlumi di speranza.


PARERE TECNICO LEGALE – ANALISI DI FATTIBILITÀ DI UN’AZIONE LEGALE NEI CONFRONTI DI UNA SOCIETÀ FINANZIARIA (CONSUMATORE)

CONTRAENTE: Gruppo di investitori consumatori CONTRATTATO: Dulcidio Fabro Neto – OAB/SP 423.003

1 – SOGGETTO

Il presente parere è redatto su richiesta di un gruppo di consumatori, con l'obiettivo di analizzare la fattibilità, i rischi e la legittimità di intentare una causa contro un [Società di investimento] e il suo socio amministratore. L'obiettivo è ottenere il rimborso per gli ingenti importi conferiti dal gruppo alla società a titolo di investimento. Dopo l'avvio di un'indagine di polizia e il congelamento dei beni aziendali, la società si è rifiutata di restituire i fondi, spingendola a ricorrere alle vie legali.

2 – SOMMARIO

STUDIO ANALITICO DELLA FATTIBILITÀ DI PROMUOVERE UN'AZIONE – POSSIBILITÀ – BASSA PROBABILITÀ DI SUCCESSO – COSTI PROCEDURALI – LENTEZZA DELL'AZIONE – INESISTENZA DI BENI OGGETTO DI SEQUESTRO E COSTRIZIONE – ESISTENZA DI BENI SEQUESTRATI IN UN'INDAGINE DI POLIZIA – POSSIBILITÀ DI SEQUESTRO DI BENI SEQUESTRATI DURANTE LE INDAGINI O IN UN POSSIBILE PROCESSO PENALE.

3 – RELAZIONE

Per la preparazione di questo rapporto sono stati utilizzati documenti quali contratti di adesione, resoconti giornalistici e procedimenti legali. L'analisi dei contratti rivela promesse di rendimenti fino a 6,41 TP3T al mese. Gli investimenti del gruppo ammontano a centinaia di migliaia di reais.

Secondo una ricerca, nel 2021 il CVM ha rilasciato una dichiarazione in cui sospendeva le attività dell'azienda. Successivamente, nel 2022, i media hanno riportato l'avvio di un'operazione da parte della Polizia Federale per indagare sui reati contro il Sistema Finanziario Nazionale, i mercati dei capitali, la criminalità organizzata e il riciclaggio di denaro che coinvolgono l'azienda. La ricerca di cause intentate a nome dell'azienda e del suo partner ha restituito centinaia di cause civili, principalmente presso il TJPR.

4 – BASE

4.1 – ANALISI DEI PROCESSI IN CORSO

È stata individuata l'indagine della polizia federale che ha portato alle perquisizioni e ai sequestri presso la sede centrale dell'azienda. Queste informazioni sono cruciali, in quanto possono garantire la soddisfazione dei crediti degli investitori, dati i sequestri di beni e documenti.

Sono state analizzate diverse cause civili intentate a nome della società presso il TJPR. Il campione rivela che la società e il suo partner non avevano beni o titoli a loro nome, ad eccezione di alcuni veicoli oggetto di una delle cause. Tuttavia, sono state riscontrate decisioni favorevoli in merito alla richiesta di riserva di valori davanti alla Corte federale d'inchiesta, che rappresenta la strategia principale da adottare.

Si noti che le richieste di sequestro di beni hanno maggiori probabilità di essere accolte presso i tribunali comuni, mentre presso i tribunali speciali vengono spesso respinte.

4.2 – ANALISI DI FATTIBILITÀ, SUCCESSO E COSTI

Il rapporto tra l'azienda e i consumatori è tutelato dal Codice del Consumo. Tuttavia, la questione chiave è la fattibilità pratica del recupero del denaro. L'analisi iniziale rivela uno scenario difficile, poiché l'azienda e il suo partner sembrano non avere beni sequestrabili.

La speranza è riposta nei beni sequestrati durante le indagini della polizia. Sebbene non vi siano informazioni pubbliche sugli importi e sui beni ivi detenuti, questa è la via principale (e forse unica) per il sequestro del debito. Esiste il rischio che non siano stati sequestrati beni sufficienti, ma esiste anche la possibilità che importi e beni (comprese le criptovalute, come riportato) siano stati localizzati e congelati.

In breve, i casi di schemi piramidali sono complessi, richiedono molto tempo e difficilmente portano a un recupero completo del capitale. Le spese processuali nei tribunali ordinari vengono calcolate in base al valore della causa e, in caso di sconfitta (anche se improbabile nel merito), si correrebbe il rischio di dover pagare le spese legali. Tuttavia, l'inerzia delle vittime è la certezza della perdita totale. L'azione legale è l'unica possibilità per tutelare il diritto al credito e legittimarlo su beni eventualmente ubicati in ambito penale.

5 – DISPOSIZIONI GENERALI

È opportuno sottolineare che il presente parere è stato redatto sulla base delle informazioni e dei documenti analizzati al momento della stesura. Non vi è alcuna garanzia di successo nell'azione legale, bensì un impegno a un'azione professionale tecnica, etica e precisa, volta a garantire la migliore difesa per il cliente.

Questa è l'opinione.

San Paolo, 2023.

DULCIDIO FABRO NETOOAB/SP 423.003

Medico brasiliano in Portogallo? La guida legale per convalidare il tuo diploma

Questo parere è un esempio concreto della nostra competenza tecnica, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi di persone o aziende, numeri di documento, importi e date specifiche, sono stati opportunamente modificati o eliminati per garantire la completa riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

Esercitare la professione medica in Portogallo è un obiettivo per molti medici brasiliani, attratti dalla lingua comune, dalla qualità della vita e dalla ricca cultura europea. Tuttavia, il percorso da un diploma brasiliano all'esercizio della professione medica in Portogallo prevede un articolato processo burocratico di riconoscimento delle qualifiche. Come funziona questo processo? Quali sono le leggi che lo regolano?

Molti professionisti si sentono disorientati di fronte a termini come "riconoscimento di livello", "riconoscimento specifico", decreti legge e ordinanze. Comprendere la legislazione e i passaggi corretti è fondamentale per evitare ritardi e frustrazioni.

Questo parere legale è una guida pratica che analizza dettagliatamente la legislazione portoghese applicabile alla convalida dei titoli di studio in medicina conseguiti in Brasile. Il documento esamina il Trattato di amicizia tra Brasile e Portogallo, Decreto Legge n. 66/2018, e le diverse tipologie di riconoscimento, offrendo una chiara tabella di marcia sui requisiti e le procedure che i medici brasiliani devono seguire per ottenere l'abilitazione professionale in Portogallo.


PARERE TECNICO-LEGALE – ANALISI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA E DELLA QUALIFICA DELLA PROFESSIONE MEDICA

RICHIEDENTE: [MEMBRO DELLA FAMIGLIA DEL MEDICO] AVVOCATO: Dulcidio Fabro Neto – OABSP 423003

1 – SOGGETTO

Il presente parere è redatto su richiesta della parte contraente e mira a chiarire le procedure amministrative e legali relative alla convalida di un diploma di istruzione superiore in medicina, conseguito in Brasile, per l'utilizzo all'estero, sulla base della legislazione portoghese vigente. Lo studio è stato condotto per conto di un medico brasiliano, laureato presso una rinomata facoltà di medicina di San Paolo, con una specializzazione in chirurgia generale completata negli anni '90, che sta valutando l'idea di esercitare la sua professione in Portogallo.

2 – BASE GIURIDICA E PROCEDURALE

2.1 – IL TRATTATO DI AMICIZIA E LA LEGISLAZIONE PORTOGHESE

Il Portogallo e il Brasile hanno un “Trattato di amicizia, cooperazione e consultazione”, firmato nel 2000. Questo trattato, nei suoi articoli 39 e 41, stabilisce il principio del riconoscimento dei titoli di istruzione superiore e dei titoli accademici tra i due Paesi, prevedendo che il riconoscimento sarà sempre concesso, “a meno che non venga dimostrato, con ragionevolezza, che esiste una differenza sostanziale tra le conoscenze e le competenze attestate”.

Lo stesso diploma giuridico garantisce, negli articoli 46 e 47, che i cittadini di una parte possano esercitare professioni regolamentate nel territorio dell'altra parte a parità di condizioni.

Allo stesso tempo, il riconoscimento dei titoli e dei diplomi esteri in Portogallo è regolato da Decreto Legge n. 66/2018 e da Ordinanza n. 33/2019 (modificata dall'Ordinanza n. 43/2020). Tale normativa stabilisce le procedure da seguire.

2.2 – FORME DI RICONOSCIMENTO

Il decreto legge n. 66/2018 stabilisce tre forme di riconoscimento dei diplomi esteri:

  • a) Riconoscimento automatico: Legge che consente il riconoscimento generico di un titolo di studio straniero il cui livello, obiettivi e natura siano identici a quelli portoghesi. Questo si applica generalmente ai titoli di studio inclusi in un elenco predefinito da una commissione di riconoscimento.
  • b) Riconoscimento di livello: Atto che consente il riconoscimento, tramite comparabilità e su base individuale, che un diploma straniero abbia un livello corrispondente a un titolo accademico portoghese (laurea triennale, laurea magistrale o dottorato). Si tratta di un'analisi più generale rispetto a un riconoscimento specifico.
  • c) Riconoscimento specifico: Atto che riconosce un diploma straniero come identico a un diploma portoghese specifico, attraverso un analisi caso per caso del livello, della durata e del contenuto del programma in un'area specifica di formazione. Per la medicina, questa è la modalità generalmente applicabile, poiché richiede un confronto dettagliato del curriculum.

La scelta del metodo di riconoscimento dipenderà dall'analisi della documentazione dell'interessato e dalla compatibilità del suo corso con i corsi di medicina impartiti in Portogallo.

3 – DOCUMENTI RICHIESTI

Secondo la legislazione, i documenti solitamente richiesti per avviare la procedura di riconoscimento includono:

  • Copia certificata del diploma;
  • Documento accademico dettagliato;
  • Contenuti del programma (programmi) di tutte le materie studiate;
  • Tirocinio/Rapporto di tirocinio;
  • Copia della tesi o dell'elaborato finale, se applicabile.

Tutti i documenti devono essere debitamente legalizzati (solitamente con l'Apostille dell'Aia).

4 – CONCLUSIONE E RACCOMANDAZIONI

La legislazione portoghese e il trattato bilaterale con il Brasile sostengono il diritto dei medici brasiliani di chiedere il riconoscimento del loro diploma per esercitare la professione in Portogallo.

La strada da seguire è quella di riconoscimento specifico, che richiederà un'analisi comparativa approfondita del curriculum del corso di laurea in medicina offerto in Brasile con quello di un'università portoghese. Il successo della candidatura dipenderà dal grado di compatibilità tra i programmi.

Dopo che il titolo accademico è stato riconosciuto dall'università portoghese, il professionista deve registrarsi presso l' Associazione medica portoghese, che è l'organismo che regolamenta l'esercizio della professione nel Paese, adempiendo ai requisiti dell'ordine di abilitazione professionale.

Si raccomanda alle parti interessate di raccogliere tutta la documentazione accademica dettagliata e di contattare la facoltà di medicina portoghese di loro scelta per verificare le procedure specifiche di tale istituzione.

5 – DISPOSIZIONI GENERALI

Si sottolinea che il presente parere è stato redatto sulla base delle informazioni e dei documenti analizzati. L'analisi dimostra la fondatezza della richiesta di riconoscimento, la cui procedura e il cui esito dipendono dall'analisi caso per caso che sarà condotta dalle competenti autorità portoghesi. Il contraente si riserva il diritto di eventuali errori od omissioni nelle informazioni qui fornite.

Questa è l'opinione.

San Paolo, 2022.

DULCIDIO FABRO NETO OAB/SP 423003

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