Anziani incapaci e conflitti familiari: un piano d'azione legale

Questo parere è un esempio concreto della nostra competenza tecnica, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi di persone o aziende, numeri di documento, importi e date specifiche, sono stati opportunamente modificati o eliminati per garantire la completa riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

I genitori anziani portano con sé non solo sfide emotive, ma anche complesse questioni legali. Cosa dovremmo fare quando una matriarca anziana, con una salute cognitiva indebolita, necessita di cure, ma i suoi beni e il suo reddito non vengono gestiti a suo vantaggio? Cosa dovremmo fare quando un figlio unico utilizza i beni di famiglia senza renderne conto o senza contribuire al sostentamento della madre, gravando così sugli altri fratelli?

Si tratta di una situazione delicata che richiede un approccio legale strutturato per proteggere la persona vulnerabile e bilanciare le responsabilità familiari. Un errore comune è cercare di risolvere queste questioni isolatamente, quando in realtà sono interconnesse.

Il seguente parere illustra un piano d'azione legale per un caso reale come questo. Dimostra la necessità di agire su tre pilastri interdipendenti: 1) Azione di interdizione (tutela), per proteggere la madre e nominare un tutore legale per le sue azioni e i suoi beni; 2) il Apertura dell'inventario del coniuge deceduto anni prima, per regolarizzare la titolarità dell'immobile e definire la quota di ciascun erede; e 3) il Azione alimentare nei confronti dei figli, per garantire che il sostegno alla madre e gli elevati costi dell'assistenza sanitaria siano ripartiti in modo equo e proporzionale.


PARERE LEGALE – ANALISI PROCEDURALE E ANALISI DEL RISCHIO

RICHIEDENTE: [IL RICORRENTE] (per conto della famiglia) AVVOCATO: Dulcidio Fabro Neto – OABSP 423003

1 – CONSIDERAZIONI INIZIALI E OBIETTIVO

Il presente parere è stato redatto su richiesta della ricorrente, con l'obiettivo di analizzare e fornire indicazioni in merito ai diritti della donna. [LA MADRE], che si trova in una situazione di vulnerabilità. La richiesta è stata formalizzata nel 2025, con un incontro tenutosi nello stesso anno con la partecipazione della ricorrente e di due figli della Sig.ra [LA MADRE], la Sig.ra [FIGLIA A] E tu [FIGLIO B].

Nel corso dell'incontro sono stati individuati i seguenti punti centrali:

  • Ordine di cibo nei confronti dei figli della signora [LA MADRE], a causa degli elevati costi del loro mantenimento (piano sanitario, badanti, medicinali, ecc.).
  • Regolarizzazione di un immobile di proprietà dell'anziana donna, ubicato a São Paulo-SP, attualmente affittato, la cui amministrazione e riscossione dell'affitto sarebbero svolte esclusivamente da un altro figlio, il sig. [FIGLIO C].

2 – SOMMARIO

ANALISI LEGALE – ANZIANI – DISABILITÀ COGNITIVA – NECESSITÀ DI INTERDIZIONE (CURATA) – DECESSO DEL CONIUGE QUASI 20 ANNI FA – UNICO BENE – PIÙ EREDI – EREDE CHE UTILIZZA ESCLUSIVAMENTE IL BENE – REGOLARIZZAZIONE DEI BENI E AMMINISTRAZIONE – APERTURA DELL’INVENTARIO – PREPARAZIONE DEL CIBO PER I BAMBINI – ANALISI DEI COSTI E DEI TEMPI.

3 – ANALISI DOCUMENTALE

Sono stati analizzati documenti quali carte d'identità, certificati di matrimonio e di morte, registri immobiliari e contratti di affitto.

Dall'analisi è emerso che la Sig.ra [LA MADRE] è nata nel 1934. Ha sposato il Sig. [CONIUGE DECEDUTO] nel 1953 in regime di comunione dei beni. Il coniuge è deceduto nel 2005, lasciando otto figli.

Il registro immobiliare, rilasciato nel 2003, conferma che l'immobile appartiene alla coppia. Un recente contratto di locazione non firmato per questo immobile indica [SON C] come locatore, che riceve il pagamento dell'affitto sul suo conto personale.

4 – ANALISI TECNICA

4.1 – LE CONDIZIONI DI SALUTE DELLA SIGNORA [LA MADRE] – NECESSITÀ DELL’INTERDIZIONE

Come accertato, Lei [LA MADRE] non è dotata di piene facoltà cognitive, rientrando nell'ipotesi di incapacità relativa prevista dal Codice Civile (art. 4, III). In tali casi, la legge prevede la interdizione giudiziaria con la nomina di un curatore amministrare i suoi beni e rappresentarla nel processo civile (art. 1.767, I). I parenti, come i figli, hanno titolo ad agire (art. 747, II, CPC). La procedura richiede la presentazione di referti medici e un colloquio con la persona sottoposta a interdizione da parte del giudice. Se l'urgenza è giustificata, il giudice può nominare rapidamente un tutore provvisorio.

4.2 – APERTURA DELL’INVENTARIO DELL’IMMOBILE UNICO

È stata messa in discussione la gestione dell'immobile da parte di [SON C], in quanto vi risiede e ne affitta una parte senza fornire alcuna contabilità. Per regolarizzare la situazione, è essenziale apertura dell'inventario dei beni lasciati dal [coniuge deceduto].

Attualmente, per legge, l'amministrazione dell'eredità spetta all'erede che detiene i beni, che in questo caso è [FIGLIO C]. Con il decesso avvenuto nel 2005, la divisione dei beni è la seguente: 50% alla signora [LA MADRE] (la sua quota) e gli altri 50% divisi tra gli otto figli (6.25% per ciascuno).

L'inventario deve essere aperto per la nomina giudiziale di un esecutore testamentario. L'ordine di preferenza per l'esecutore testamentario è il coniuge superstite (art. 617, I, CPC). Pertanto, è fondamentale che l' l'interdizione avviene per prima, in modo che la Sig.ra [LA MADRE], rappresentata dal suo tutore, venga nominata esecutore testamentario. In caso contrario, la nomina potrebbe spettare a [FIGLIO C], il che aggraverebbe il conflitto di interessi. Solo l'esecutore testamentario nominato avrà il potere di amministrare la proprietà, gestire il contratto di locazione per conto dell'eredità e richiedere a [FIGLIO C] il pagamento dell'affitto per l'uso esclusivo della proprietà.

  • Costi e scadenze di inventario: Le spese processuali vengono calcolate come percentuale del valore di mercato dell'immobile. ITCMD (L'imposta statale) viene applicata anche sul valore del patrimonio da distribuire. Poiché il decesso è avvenuto quasi 20 anni fa, l'imposta verrà calcolata con una multa significativa e interessi. I tempi per la successione giudiziale variano notevolmente, da mesi (in caso di successione consensuale) a molti anni (in caso di successione contenziosa).

4.3 – CIBO (ALIMENTI) A FAVORE DELLA SIGNORA [LA MADRE]

Il diritto agli alimenti è reciproco tra genitori e figli (art. 1.696 c.c.). Considerato che la pensione di reversibilità della signora [LA MADRE] è insufficiente a coprire le sue esigenze di salute e di cura, e che non tutti i figli vi contribuiscono, è pienamente possibile azione di fissazione del cibo di fronte ai bambini.

L'azione cercherà di impostare un valore basato sul binomio necessità vs. possibilità:

  1. Bisogno di cibo: Deve essere dimostrato tramite fogli di calcolo dei costi, referti medici, ricevute dei farmaci, assistenti, ecc.
  2. Possibilità di alimenti: L'obbligo sarà ripartito tra i figli in proporzione alle risorse di ciascuno. Una figlia che si prende già cura della madre, ad esempio, può vedersi convertire il suo obbligo in assistenza. in natura.

A causa di restrizioni legali, se questo avvocato agisce nell'inventario (in caso di potenziale conflitto tra gli eredi), l'azione di mantenimento per conto della madre nei confronti dei figli deve essere sponsorizzata da un altro professionista.

4.4 – CONCILIAZIONE EXTRAGIUDIZIALE La possibilità di una risoluzione amichevole in merito all'inventario e agli alimenti appare improbabile, data la segnalata belligeranza di uno degli eredi e la complessità del caso. Un inventario stragiudiziale, ad esempio, richiede il consenso di tutte le parti, il che non sembra essere lo scenario attuale.

5 – DISPOSIZIONI GENERALI

Si sottolinea che il presente parere è stato redatto sulla base delle informazioni e dei documenti analizzati. L'analisi evidenzia la necessità di una pianificazione legale coordinata, a partire dall'azione interdittiva, seguita dall'apertura di un inventario e, se necessario, dalla procedura di mantenimento. L'appaltatore si riserva il diritto di correggere eventuali errori od omissioni nelle informazioni qui fornite.

Questa è l'opinione.

San Paolo, 2025.

DULCIDIO FABRO NETO OAB/SP 423003

Erede indebitato? I rischi dell'inventario e della vendita di immobili

Questo parere è un esempio concreto della nostra competenza tecnica, pubblicato a scopo didattico e informativo. Tutti i dati che potrebbero identificare le parti coinvolte, come nomi di persone o aziende, numeri di documento, importi e date specifiche, sono stati opportunamente modificati o eliminati per garantire la completa riservatezza e il segreto professionale, in conformità con il Codice Deontologico dell'Ordine degli Avvocati Brasiliano e la Legge Generale sulla Protezione dei Dati (LGPD).

Effettuare un inventario e vendere un immobile ereditato sembra un passo naturale e spesso necessario per una famiglia. La procedura stragiudiziale, svolta tramite uno studio notarile, sembra essere l'opzione più rapida e semplice. Ma cosa succede quando uno degli eredi ha un debito, soprattutto di natura lavorativa, già in fase di esecuzione?

Un debito personale di un solo erede può compromettere l'intero processo, esponendo a rischi significativi la vendita dei beni familiari. L'esistenza di un certificato di debito positivo può non solo scoraggiare gli acquirenti prudenti, ma anche aprire la porta al pignoramento della quota dell'erede debitore (la quota ereditaria) e, in casi estremi, persino all'annullamento della vendita per esecuzione fraudolenta.

Il seguente parere analizza un caso concreto e dettagliato, illustrando passo dopo passo il processo di analisi di fattibilità, la raccolta dei certificati, il calcolo concettuale dei costi di due inventari successivi (imposte e tasse) e, soprattutto, l'analisi del rischio specifico rappresentato da un debito di lavoro. Questo documento costituisce una guida pratica su come identificare e mitigare tali rischi prima che compromettano il patrimonio di tutti.


PARERE TECNICO LEGALE PER L'ANALISI DI FATTIBILITÀ DELL'INVENTARIO STRAGIUDIZIALE E DELLA VENDITA DEI BENI IMMOBILIARI

APPALTATORI: [EREDE A] e [EREDIA B]

CONTRATTATO: DULCIDIO FABRO NETO – OABSP 423003

1 – SOGGETTO

Il presente parere è redatto su richiesta delle parti contraenti, con l'obiettivo di analizzare la fattibilità, i rischi, i costi e la legittimità dell'effettuazione di un inventario stragiudiziale dei beni lasciati in eredità dai genitori, [DE CUJUS PADRE] e [DE CUJUS MADRE]. Nel corso della consultazione è stata accertata l'esistenza di azioni di lavoro e di esecuzione civile in nome della parte contraente [EREDE A]. Il presente parere sarà redatto sulla base dei documenti e dei dati qui contenuti.

2 – SOMMARIO

STUDIO ANALITICO DI FATTIBILITÀ DI INVENTARIO STRAGIUDIZIALE – ANALISI DI FATTIBILITÀ DI ACQUISTO E VENDITA DI BENI APPARTENENTI AL SUCCESSO – ANALISI DEI CERTIFICATI E DEGLI EVENTUALI OBBLIGHI PREVENTIVI – ANALISI DEI COSTI E DELLE TASSE – ELEVATO RISCHIO DI SEQUESTRO DELLA QUOTA DELL’EREDE [EREDE A] – NECESSITÀ DI SALDARE IL DEBITO DI LAVORO.

3 – RELAZIONE

Per la redazione del presente parere sono stati utilizzati i seguenti documenti: A – Dati degli inventariati: [DE CUJUS PADRE] e [DE CUJUS MADRE]; B – Dati degli eredi: [EREDE A] e [EREDI B]; C – Registrazione dell'unico bene appartenente all'eredità, n. [NUMERO DI REGISTRAZIONE] del [NUMERO]º RGI del Capitale, n. contribuente [CODICE FISCALE].

Inizialmente, i seguenti certificati venivano rilasciati a nome degli interessati: A – [DE CUJUS PADRE]: Certificati negativi. B – [DE CUJUS MADRE]: Certificati negativi. C – [EREDE B]: Certificati negativi. D – [EREDE A]: Certificato di lavoro positivo. D.1-) Analisi del procedimento n. [NUMERO DEL CASO DI LAVORO], le cui informazioni sono contenute nel certificato dei debiti di lavoro intestato a [EREDE A]: ATTORE: [NOME DELL'ATTRICE] CONVENUTO: [SOCIO IMPUTATO NELL'AZIONE DI LAVORO] e [EREDE A] DATA DELL'INVITO: Fine aprile 2010 REGISTRAZIONE DELL'ESECUZIONE: Fine novembre 2019 IMPORTO DEL DEBITO AGGIORNATO: Valore significativo, nell'ordine delle decine di migliaia di reais. Dall'analisi degli atti emerge chiaramente che la prescrizione intervenuta prevista dall'articolo 11-A del CLT non si è verificata.

Se il contraente è incluso nell'elenco dei debitori, la vendita dell'immobile senza aver saldato il debito può comportare l'annullamento della vendita, compromettendo o impedendo la conclusione della transazione. Si raccomanda di negoziare un accordo con il creditore, proponendo il pagamento rateale del debito. È opportuno notare che, essendo il debitore responsabile in solido, se l'erede adempie integralmente all'obbligazione, è possibile esercitare un'azione di regresso nei confronti dell'altra parte per recuperare la quota corrispondente.

E – Informazioni sulla proprietà: 1-) C’è un piccolo debito IPTU dell’anno precedente; 2-) Il valore di mercato della proprietà è stato aggiornato tra le date di morte dei genitori.

4 – BASE

4.1 – ANALISI DELLA POSSIBILITÀ DI INVENTARIO STRAGIUDIZIALE

Tenuto conto di quanto disposto dall'articolo 610, comma 1, del Codice di procedura civile, non si sono riscontrati ostacoli alla realizzazione dell'inventario mediante atto pubblico.

4.1.1 – SPESE E ONERI Tenuto conto del decesso del Sig. [DE CUJUS PADRE] avvenuto nel 2008 e del decesso della Sig.ra [DE CUJUS MADRE] avvenuto nel 2020, il calcolo delle spese delle due successioni deve essere effettuato separatamente.

4.1.1.1 – DELL’INVENTARIO DEL SIGNORE [DEL COMMITTENTE] Per il primo inventario, le spese sono addebitate alla metà del defunto. Le spese principali sono:

  • ITCMD (Imposta sulle successioni e sulle donazioni): Calcolato in base al valore di mercato dell'immobile al momento del decesso (2008), applicando l'aliquota fiscale vigente. In caso di presentazione tardiva, si applicano sanzioni e interessi.
  • Spese notarili: Compenso per la redazione dell'atto pubblico, calcolato in base a una tabella progressiva, tenendo conto del valore dei beni trasferiti.

4.1.1.2 – DELL’INVENTARIO DELLA SIGNORA [DELLA MADRE DEL CLIENTE] Per il secondo inventario, le spese vengono addebitate sui beni lasciati da lei (la sua quota originaria più la parte ereditata dal coniuge).

  • ITCMD: Calcolato in base al valore di mercato aggiornato dell'immobile alla data del decesso (2020), che è notevolmente superiore a quello del 2008.
  • Spese notarili: Calcolato seguendo la stessa logica, ma su una base di calcolo più ampia.

4.1.2 – CONSIDERAZIONI SUGLI ONORARI Considerata l’esistenza di due inventari, l’analisi della tabella degli onorari notarili evidenzia che l’andamento del un unico atto pubblico per entrambi gli inventari è, in generale, economicamente più vantaggioso rispetto alla stipula di due atti separati.

4.1.3 – RISCHI DELL’ESECUZIONE DELL’INVENTARIO NELLE CONDIZIONI ATTUALI Il debito di lavoro intestato all’erede [EREDE A] costituisce il punto critico. L’esecuzione dell’inventario, che rende pubblico il trasferimento dei beni, senza la previa liquidazione di tale debito, può dare luogo a sequestro della sua quota ereditariaTale rischio è alta probabilità, poiché l'esecuzione del lavoro è attiva e in qualsiasi momento possono essere richieste nuove ricerche patrimoniali nei confronti del debitore.

4.2 – ANALISI PER LA VENDITA DELL’IMMOBILE

Il principale ostacolo alla vendita immediata dell'immobile è il certificato di assenza di debiti di lavoro dell'erede [EREDE A]. L'esecuzione dell'atto di vendita e la sua registrazione possono essere annullate per frode se il debito non viene saldato. Una soluzione per facilitare la transazione potrebbe essere la stipula di un contratto di compravendita tra privati, in cui l'acquirente versa un acconto (che può essere utilizzato per estinguere il debito) e il pagamento del saldo è subordinato alla presentazione da parte dell'erede di un certificato di assenza di debiti di lavoro.

5 – DISPOSIZIONI GENERALI

Si sottolinea che il presente parere è stato redatto sulla base delle informazioni e dei documenti analizzati. Non vi è alcuna garanzia di successo, ma vi è la garanzia di una prestazione professionale solida, tecnica e precisa. L'appaltatore si riserva il diritto di eventuali errori, omissioni o riserve nelle informazioni fornite, in particolare per quanto riguarda il calcolo concettuale di onorari e imposte, poiché gli importi finali dipendono dall'interpretazione del notaio e degli agenti fiscali.

Questa è l'opinione.

San Paolo, 2023.

DULCIDIO FABRO NETO OAB/SP 423003

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